Desta turbamento e profonde critiche la decisione del governo nipponico di procedere allo scarico in mare dell'acqua radioattiva della centrale di Fukushima Daiichi nell'Oceano Pacifico. Greenpeace critica aspramente la scelta nipponica sostenendo che tale azione violi i diritti umani e non sia...
Un nuovo report di Greenpeace Europa centro-orientale (CEE) mette in evidenza le storture di un sistema dei trasporti che avvantaggia le forme di mobilità più inquinanti come gli aerei a discapito di quelle con meno emissioni come il treno.
Ieri sul litorale pisano Greenpeace ha voluto attirare l’attenzione con un polpo viola gigante sull’estrazione di metalli e terre rare nelle profondità marine, il cosiddetto Deep Sea Mining.
Il PNIEC (Piano Nazionale Integrato Energia e Clima) sembra non avere una visione chiara, è contraddittorio e, pur dicendo di voler perseguire la decarbonizzazione, prende per buoni molti diversivi per rallentarla: questo il giudizio di WWF, Greenpeace, Legambiente, Kyoto Club e Transport &...
Salpa domani dall’Argentario la spedizione di Greenpeace Italia “C’è di mezzo il mare”, per documentare la biodiversità e la fragilità dei nostri mari, e denunciare i crescenti impatti della crisi climatica e dell’inquinamento da plastica.
Un centinaio di attivisti e attiviste di Greenpeace e dei movimenti per il clima hanno interrotto a Ginevra la European Business Aviation Convention & Exhibition (EBACE), la più grande fiera europea per la vendita di jet privati.
Dal primo maggio anche Germania e Ungheria hanno introdotto il “biglietto climatico”, un titolo di viaggio a basso costo per il trasporto pubblico cittadino, gli autobus e i treni regionali su tutto il territorio nazionale.
Un turismo responsabile e valorizzante, che preservi l’ambiente e favorisca il benessere e l’incontro tra visitatori e residenti locali, portando auspicabilmente a lasciare un luogo in condizioni migliori di come lo si è trovato. Sono i binari su cui viaggia la filosofia del turismo rigenerativo e...
La classifica “Carrelli di Plastica” redatta da Greenpeace e ilfattoquotidiano.it rivela che i supermercati italiani non hanno un piano concreto per fare a meno della plastica monouso e allontanarsi da un modello di business inquinante.
Secondo il rapporto diffuso ieri da Greenpeace, il 15 per cento dei capi del marchio di ultra-fast fashion SHEIN analizzati in laboratorio, ha fatto registrare quantità di sostanze chimiche pericolose superiori ai livelli consentiti.