Nell’intero territorio del Parco Nazionale del Gran Paradiso ricadono una novantina di corpi glaciali la cui forma varia molto in base alla diversità geologica e morfologica dei versanti che li ospitano. Tutti però sono particolarmente sensibili al riscaldamento atmosferico: in meno di due secoli,...
Il 18 e il 19 settembre i giovani di WWF YOUng si incontreranno tra loro e con giovani di altre realtà in preparazione della Youth4Climate e della COP26.
I colori e i profumi di duecento alberi sono i protagonisti dell'installazione realizzata da Forestami dentro e fuori il “supersalone”. Il fattore wow? L’installazione sonora del Sound Artist Federico Ortica che li farà risuonare con la voce e le melodie di Marco Mengoni.
Dalla Sardegna al Salento, dalla Sicilia al Lazio, le foreste italiane sono a rischio. Situazioni gravissime, che peseranno per anni sulla collettività e l’ambiente. Per frenare i disastri alimentati dal cambiamento climatico e aumentare la resilienza delle foreste agli eventi estremi l’Università...
Quello accaduto in Germania e in Belgio è un vero disastro climatico, dove in pochi giorni è caduta la pioggia che un tempo scendeva in due mesi e dove il bilancio provvisorio è arrivato già a oltre 180 morti e 700 dispersi. Nemmeno la Germania, che da anni ha avviato politiche per ridare spazio ai...
Il progetto “50 Sustainability and Climate Leaders”, promosso dalla comunità imprenditoriale internazionale, promuove la leadership e la volontà di intraprendere azioni efficaci per la lotta ai cambiamenti climatici.
Scompaiono coralli e molluschi e per pescare occorre andare sempre più al largo. Le ondate di calore e l’aumento delle temperature creano gravi squilibri all’ecosistema marino, riducendone la biodiversità. Slow Fish, la manifestazione organizzata da Slow Food e Regione Liguria, coinvolgerà da...
La temperatura media globale ha circa il 40% di possibilità di raggiungere temporaneamente un innalzamento di 1,5°C in almeno uno dei prossimi cinque anni, secondo un nuovo report sul clima pubblicato dall'Organizzazione meteorologica mondiale (WMO).
Greenpeace rende noti i risultati del primo anno di studi del progetto “Mare Caldo" rilevando un aumento costante e significativo delle temperature superficiali del mare.
Lo studio, coordinato dall’Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima del Cnr, mostra il rapporto tra il global warming degli ultimi decenni e la variazione di copertura nevosa e vegetale nelle diverse aree dell’emisfero settentrionale. I risultati sono pubblicati su ERL.