23/12/2020 - 16:33

Riciclo vetro. Coreve: un Natale 'circolare' per abbattere le emissioni di CO2

Economia circolare e sostenibilità ambientale.

La zona rossa non ferma la voglia di brindare cittadini in prima linea per un Natale all’insegna dell’economia circolare e sostenibilità ambientale.
Lo stop imposto a bar e ristoranti concentra i consumi nelle case: una corretta raccolta differenziata può far risparmiare materie prime e abbattere le emissioni.

Riciclo vetro. Coreve: un Natale 'circolare' per abbattere le emissioni di CO2

CoReVe, per la chiusura del 2020, rispetto allo scorso anno stima una sostanziale tenuta delle tonnellate di imballaggi in vetro raccolte grazie alla raccolta differenziata, nonostante lo stop imposto al circuito Ho.Re.Ca. (Hotel, Ristoranti, Catering). 

La zona rossa cambia le modalità di consumo ma non la voglia degli italiani di brindare. 
Utenze che, storicamente, fornivano una quota molto importante del totale dei rifiuti di imballaggio generati dopo il consumo. 
Segno che: da un lato, le famiglie hanno compensato almeno in parte i volumi venuti a mancare in questi esercizi pubblici colpiti duramente dalle restrizioni e, dall’altro, che l’attenzione prestata alla raccolta differenziata in ambito domestico è in genere migliorata. 
Un dato che speriamo sia destinato a ripercuotersi positivamente anche sulla qualità della raccolta differenziata visto che, mediamente, bottiglie, barattoli e conserve consumate dai cittadini, presentano minori impurità, almeno da ceramica, rispetto ai rifiuti d’imballaggio in vetro raccolti in bar e ristoranti.

Ecco dunque che, non potendo prevedere con precisione l’effetto delle restrizioni vigenti nel consumo di spumante e vino, rispetto alle 87 milioni di bottiglie consumate lo scorso anno, per queste festività ci auguriamo soprattutto che gli italiani si confermino più attenti nei conferimenti. 
Con una corretta raccolta differenziata, finalizzata al riciclo, si stima che durante le feste sarà possibile risparmiare materie prime vergini, per almeno 70 mila tonnellate; ridurre i consumi di energia, per oltre 60 mila barili di petrolio ed evitare le emissioni in atmosfera di oltre 50 mila tonnellate di CO2.

“In questo modo – spiega Gianni Scotti, presidente di CoReVe (Consorzio Recupero Vetro) - potremo dare vita a un vero e proprio Natale sostenibile, nel rispetto dei principi dell’economia circolare e della lotta agli sprechi. Gli italiani sono tra i cittadini più virtuosi d’Europa: nel 2019 il nostro tasso di riciclo si è attestato al 77,4% e contiamo di raggiungere nel 2020 il 78,3%. 
Un balzo in avanti che si tradurrà in maggiori risorse a disposizione dei Comuni e dunque in maggiori servizi ai cittadini: già da settembre abbiamo aumentato il nostro contributo alle amministrazioni locali e a gennaio procederemo con un ulteriore aumento. L’obbiettivo è premiare sempre di più la qualità della raccolta e raggiungere, al più presto, un tasso di riciclo dell’80%
”.

“La sfida dell’economia circolare è una priorità per tutti noi – aggiunge Scotti -. Il vetro è un materiale “permanente” in grado di tornare a nuova vita all’infinito. Riciclabile al 100% senza perdere alcuna delle sue proprietà, è un esempio unico di circolarità che gli italiani dimostrano di apprezzare”.

Per raggiungere livelli di riciclo sempre più alti, CoReVe anche quest’anno rinnova il proprio appello ai cittadini a seguire alcuni semplici ma utili consigli per migliorare la qualità della loro raccolta differenziata. Ecco cosa va correttamente conferito nel vetro:

  • tutte le bottiglie, da quelle del vino con cui si accompagna il cenone, a quelle con le “bollicine” di champagne e spumante, con cui brindiamo al nuovo anno degustando torrone, pandoro o panettone;
  • i vasetti e i barattoli di vetro di conserve, marmellate, composte, sughi, salse, mostarde e altre ghiottonerie sott’olio o sott’aceto, tipiche della nostra tradizione.

 
Ricordiamo anche cosa NON va gettato insieme al vetro, per evitare di ridurre i potenziali benefici del riciclo:

  • le palline di Natale e le decorazioni in vetro soffiato con cui si adornano alberi e case;
  • le lampadine e le luci con cui si illuminano gli alberi di Natale e gran parte di balconi e palazzi;
  • i calici e i bicchieri di cristallo dei cosiddetti “servizi buoni” delle nonne, spesso riesumati per l’occasione, ma sovente vittime dei brindisi delle feste (veri e propri nemici giurati del riciclo del vetro);
  • piatti, tazzine, ciotole, pirofile, statuette del Presepe e tutti gli oggetti di porcellana e ceramica;
  • gli articoli in vetroceramica, tipo pyrex, che si usano per riscaldare le specialità della tradizione, come lasagne o arrosti.
  • borse e sacchetti di ogni tipo, utilizzati per i regali ma anche per trasportare e gettare i rifiuti.

CoReVe – Consorzio Recupero Vetro
CoReVe è il Consorzio nazionale, senza fini di lucro, responsabile del raggiungimento degli obiettivi di riciclo e recupero dei rifiuti di imballaggio in vetro prodotti sul territorio italiano. Istituito dai principali gruppi vetrari italiani il 23 ottobre 1997 in ottemperanza al Decreto Legislativo 22/97, garantisce il ritiro e l’avvio a riciclo dei rifiuti d’imballaggio in vetro provenienti dalla raccolta differenziata nazionale, predispone le linee guida per le attività di prevenzione e promuove la comunicazione per l’incremento dei risultati di riciclo. Un’organizzazione dinamica, che risponde alla responsabilità estesa del produttore, alla costante ricerca di nuove soluzioni volte a ottimizzare la sostenibilità ambientale degli imballaggi in vetro destinati al consumo.

Andrea Pietrarota
Direttore Responsabile
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