01/01/2013 - 01:00

Una Toscana sostenibile e competitiva

E' stato approvato un progetto speciale per il turismo che prevede la realizzazione di interventi integrati e innovativi basati sulle modalità di sostenibilità e competitività condivise, a livello europeo, con la rete Necstour, nelle destinazioni turistiche di aree montane, rurali, termali, costiere e città d'arte.
Paolo Cocchi, assessore regionale al turismo, cultura e commercio, ha così commentato l'approvazione da parte della Giunta del Progetto speciale di interesse regionale "Toscana turistica sostenibile & competitiva", previsto dal Piano regionale dello sviluppo economico 2006-2010 «Le Regioni possono avere un ruolo incisivo nella costruzione di una nuova offerta turistica, sostenibile e competitiva, nelle nostre tantissime destinazioni turistiche, sia in quelle già ampiamente affermate e che, proprio per questo, sono esposte ai rischi di uno sviluppo incontrollato, sia in quelle che hanno ancora tantissime potenzialità da esprimere. La sperimentazione del "modello Necstour", la rete europea per un turismo sostenibile e competitivo creata con un contributo forte da parte della Regione Toscana, ci aiuterà a passare dalle intuizioni e dalle strategie alla messa in atto e al "fare"».
Si tratta di un progetto che stanzia, su varie linee di intervento e di spesa (Piano regionale di sviluppo economico, Programma regionale di sviluppo e fondi Por), più di 2 milioni di euro in tre anni, che saranno messi a disposizione degli Enti locali per realizzare nelle destinazioni turistiche di aree montane, rurali, termali, costiere e città d'arte interventi integrati e innovativi che si basano sulle modalità di sostenibilità e competitività condivise, a livello europeo, con la rete Necstour. Per dare il via alla sperimentazione in alcune selezionate destinazioni vengono stanziate nei restanti mesi del 2009 600.000 euro.
«E' essenziale - spiega Cocchi - trovare le condizioni per dare forza e incisività a reti locali di protagonisti del turismo pronti ad impegnarsi nella promozione di adeguati strumenti di concertazione per attuare la pratica del dialogo sociale e della partecipazione e nel rispetto del decalogo della Carta di Firenze per il turismo sostenibile. La Regione Toscana riserva al turismo un'importanza centrale rispetto all'obiettivo di garantire uno sviluppo sostenibile dell'economia ed una sempre maggiore qualità del lavoro dei tantissimi addetti, lavoratori e professionisti che concorrono all'affermazione dell'offerta turistica italiana così apprezzata nel mondo».
Il progetto speciale per promuovere una Toscana sostenibile e competitiva si articola in 4 filoni principali: il potenziamento dell'Osservatorio Regionale del Turismo Sostenibile, la creazione di una rete di destinazioni turistiche per sperimentare il modello operativo elaborato dalla rete Necstour, attività di ricerca e innovazione in questo settore specifico e la promozione della partecipazione, comunicazione e informazione.
«A partire dal 2010 - continua l'assessore - si prevede di dedicare anche una specifica misura del Por (Fondi Europei) al coinvolgimento in questa sperimentazione dei Comuni toscani che hanno presentato dei Piani integrati di sviluppo urbano sostenibile (Piuss) fortemente caratterizzati da obiettivi di competitività turistica. Un orientamento suggerito dalla Direzione Generale per la Politica Regionale della Commissione europea che sovrintende alla programmazione dei Fondi strutturali».
La rete europea NECSTouR, progetto di cui la Toscana è la regione promotrice insieme alla spagnola Catalogna e alla regione francese Paca, è uno strumento di condivisione tra un gruppo di regioni, autonomie locali, stati membri, Commissione europea, imprese, forze sociali e consumatori per raggiungere concreti obiettivi di sostenibilita'.
NECSTouR si propone come un laboratorio permanente di dibattito, una piattaforma di condivisione di buone pratiche, scambio di esperienze, sperimentazione di modelli condivisi di misurazione dei fenomeni e di dialogo sociale.
Minimo comune denominatore la volontà di confrontarsi da un lato sull'analisi e sullo scambio delle buone pratiche, e dall'altro sull'applicazione degli obiettivi di sostenibilità di Agenda 21 nelle regioni e nelle realtà turistiche, aggiornandosi sulle tendenze del dibattito internazionale e sulle posizioni delle grandi istituzioni, come l'Onu.
Dieci i punti focali di attenzione: dalla qualità della vita e del lavoro, all'impatto dei trasporti, alle strategie di destagionalizzazione, dalla tutela attiva del patrimonio culturale e ambientale e dell'identità delle destinazioni alla diminuzione e ottimizzazione delle risorse naturali, in primis dell'acqua, oltre che dei consumi di energia e della gestione dei rifiuti.
Le località turistiche saranno valutate sulla base di cinque indicatori: responsabilità sociale e ambientale, qualità della vita delle popolazioni residenti, tutela del patrimonio culturale e ambientale, destagionalizzazione dei flussi turistici e trasporto e mobilità.
Alla rete hanno aderito 15 regioni e 21 organismi di sostegno, fra cui istituzioni internazionali, università e istituti di ricerca, associazioni di categoria e sindacati.

 
Lisa Zillio
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