01/01/2013 - 01:00

Segni dell'uomo sulla cometa Tempel-1

Sono finalmente arrivate le prime immagini dell'incontro avvenuto lo scorso 14 febbraio tra la sonda spaziale statunitense Stardust-NExT (Stardust-New Exploration of Tempel) e la cometa Tempel-1. Tra queste, le incredibili immagini della "ferita" prodotta dalla collisione con la sonda Deep Impact, avvenuta nel 2005.

L'appuntamento tra i due corpi spaziali ha dato i frutti sperati: 72 sono le eccezionali immagini in alta definizione della cometa e più di 468 i kilobyte di dati raccolti sulle correnti di polvere e gas che formano la chioma di Tempel-1, la grande e rarefatta atmosfera attorno al nucleo della cometa.
 
Scopo della missione, portata avanti dal Jet Propulsion Laboratory (JPL) della Nasa, era mappare i cambiamenti sulla superficie del corpo celeste dopo l'impatto, avvenuto nel 2005, con una parte della sonda Deep Impact.
 
"La missione è stata un successo al 100%" ha detto entusiasta Joe Veverka, ricercatore dell'Università di Itaca (New York) impegnato nel progetto Stardust-NExT
"Abbiamo visto moltissime cose nuove e inaspettate e stiamo lavorando duro per capire cosa sta cercando di dirci Tempel 1".
 
"La sonda ha finora percorso più di 3,5 milioni di miglia dal lancio e, sebbene il suo ultimo incontro si sia concluso, la missione di scoperta è tutt'altro che finita" ha dichiarato Tim Larson, project manager della missione Stardust-NExT presso il JPL. 
"Continueremo a fornire immagini della cometa finchè gli scienziati non avranno sufficienti informazioni. Solo allora la sonda Stardust potrà godersi il meritato riposo".
Lisa Zillio
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