23/01/2025 - 13:53

Rotte del Clima. Il nuovo report 'Migrazioni ambientali e crisi climatica'

Cambiamento climatico

I fattori climatici e ambientali hanno una loro rilevanza nella scelta di migrare, sebbene di difficile emersione con gli strumenti di indagine a oggi in uso, e si sommano agli altri fattori determinanti quale acceleratore o principale causa dello spostamento forzato. 

Le Rotte del Clima. Pubblicata la nuova edizione del report Migrazioni ambientali e crisi climatica

Le Rotte del Clima. Pubblicata la nuova edizione del report Migrazioni ambientali e crisi climatica

“Le Rotte del Clima” è un progetto cofinanziato da Fondazione Cariplo che ha lavorato per mettere a fuoco le matrici climatiche e ambientali nelle storie delle persone migranti in arrivo in Italia, tramite un lavoro di raccolta dati sul campo basato sull’ascolto dei racconti di 348 persone, provenienti principalmente dal Bangladesh, coinvolte in prima persona nell’indagine, e la successiva analisi multidisciplinare dei risultati ottenuti.  

Dalla sperimentazione emerge che tra le persone migranti intervistate e che hanno risposto alla domanda sulla ragione per cui hanno abbandonato il loro paese, il 69% di coloro che hanno indicato la scelta migratoria legata a ragioni di studio, lavoro e per migliorare le proprie condizioni di vita, generalmente considerati “migranti economici”, dichiarano il peggioramento delle condizioni climatiche concausa dello spostamento. Indagando a fondo sulle motivazioni che inducono a migrare, i fattori climatici ambientali rivestono un ruolo significativo.  

Il quadro delineato dalla ricerca è piuttosto complesso e rappresentativo dei fenomeni migratori contemporanei, caratterizzati dal sommarsi di cause diverse e tra loro strettamente interconnesse (guerre, disastri ambientali e climatici, fame, povertà, dittature) che portano alla decisione di lasciare il Paese di origine e che rendono difficile l’isolamento del motivo climatico-ambientale. Al punto che oggi può risultare anacronistico attestarsi sulla rigida distinzione tra profughi di guerre, profughi economici e profughi ambientali. In questa complessità è tuttavia necessario far emergere che l’insicurezza climatica, assieme a ciò che ne deriva, costituisce la più grave minaccia a livello globale in termini di impatto, soprattutto sulle situazioni di preesistente vulnerabilità.

LA SPERIMENTAZIONE

La ricerca rileva che la difficoltà di far emergere i rischi legati al fattore climatico-ambientale è dovuta anche alla scarsa consapevolezza delle persone migranti circa l’incisività di tale fattore sulla propria condizione, di conseguenza difficilmente tale elemento risulta immediatamente evidenziato nelle storie raccolte. Nelle maglie di tale complessità si è inserito il progetto “Le Rotte del Clima”, la cui ricerca sperimentale aveva proprio l’obiettivo di fare emergere la condizione di migranti climatici.

Veronica Dini, avvocata ambientale e fondatrice di Systasis, ha dichiarato: "Oggi non si può dire che il tema delle migrazioni connesse agli impatti - sempre più devastanti e frequenti - del riscaldamento globale non sia noto. E’ un fenomeno cui assistiamo e di cui possiamo leggere continuamente. Ma cosa sappiamo, davvero, delle persone che lasciano la loro casa perché i territori in cui vivono sono diventati inabitabili? Quali sono le loro storie? Quali i loro bisogni e le loro aspettative? Dove vanno ricercate le responsabilità del loro spostarsi? Qual è il nostro ruolo, in tutto questo? Non certo quello di meri spettatori, non più almeno. Noi tutti siamo ormai attori dei cambiamenti cui assistiamo e che a volte ci travolgono. Ciò rappresenta una responsabilità e una opportunità, al tempo stesso. Per affrontare entrambe, dobbiamo, innanzitutto, conoscere i fatti, i numeri, le dinamiche del cambiamento climatico, il diritto. Dobbiamo leggere le storie e guardare i volti. Dobbiamo pensare e/per agire. Ora."

LE SFIDE PER IL DIRITTO

Esplorare le cause profonde all’origine del viaggio delle persone migranti è sempre più un campo d’azione da percorrere per costruire un sistema di protezione internazionale adeguato alla dimensione del fenomeno, oltre che un’azione funzionale e di prevenzione dei rischi nei Paesi di origine, che richiama azioni di mitigazione affiancate da politiche, strategie e piani di adattamento in territori sempre più vulnerabili. 

Come rileva ASGI, l’Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione che ha partecipato al progetto e curato alcuni dei contributi, ad oggi non esiste una definizione univoca per parlare di migrazioni ambientali o climatiche. “Definire significa creare una categoria giuridica e offrire tutela adeguata. A ben vedere però l’urgenza oggi appare essere un’altra ovvero quella di comprendere la complessità del fenomeno e agire in una prospettiva di tutela ampia, molteplice e multilivello. Proteggere chi è costretto a lasciare il proprio Paese d’origine in ragione delle conseguenze dei disastri naturali a lenta o rapida insorgenza o per altri mutamenti ambientali significa non solo assicurare uno status giuridico nei Paesi di arrivo ma anche ripensare nel complesso le politiche migratorie”.  

LA PUBBLICAZIONE

I risultati completi della ricerca sono contenuti nel report Migrazioni ambientali e crisi climatica – Edizione Speciale Le Rotte del Clima”, curato dall’associazione A Sud in collaborazione con il Centro Studi Systasis, ASGI, WeWorld e un'ampia rete di partner. La pubblicazione sarà presentata in occasione dell’evento pubblico Crisi climatica e ambientale. Le storie dei migranti in arrivo in Italia, in programma giovedì 23 gennaio 2025, a Milano presso il MUST - Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, a partire dalle 17.30. 

Se la ricerca è dunque l’elemento di novità del report Migrazioni ambientali e crisi climatica, giunto così alla sua quarta edizione con Speciale Le Rotte del Clima, resta salda la sua natura corale che mette in rassegna dati, analisi e riflessioni attraverso i contributi di operatori, ricercatori, giuristi, avvocati, ong e centri studi che hanno partecipato a vario titolo alla sperimentazione e che da anni si occupano di migrazioni ambientali e climatiche. 

“Il report è diviso in quattro sezioni; la prima è un focus sulla ricerca, la seconda è pensata come un handbook per chi lavora nel campo delle migrazioni; la terza è dedicata ai contributi di approfondimento; la quarta infine contiene le raccomandazioni emerse. L’intera pubblicazione invita il lettore ad allargare l’orizzonte di comprensione della complessità delle migrazioni contemporanee, che trovano nella crisi climatica un filo rosso che le attraversa. L’auspicio è che possa diventare un vero e proprio strumento di lavoro nelle mani di operatori sociali, giuristi, attivisti, ricercatori che operano nel campo delle migrazioni. È solo attraverso nuovi strumenti di lettura e di lavoro che possiamo pensare di raggiungere un grado di consapevolezza tale da far uscire dal limbo in cui sono relegati i migranti climatici e ambientali”.  Afferma Marica Di Pierri, che ha curato il Report per A Sud assieme a Maria Marano, a capo del programma Migrazioni Ambientali dell’associazione.

IL POLICY BRIEF

Dinanzi al bisogno di uno sforzo collettivo, che deve coinvolgere necessariamente anche le istituzioni, a corredo del report è reso disponibile un policy brief utile a stimolare il dibattito politico e pubblico, sottolineando la necessità di adottare specifiche politiche ed azioni.

Occorre lavorare su tre assi. Il primo, aumentare la conoscenza e la consapevolezza delle persone che migrano, degli operatori dell'accoglienza, del sistema giudiziario, della politica su come le cause climatico-ambientali agiscono sulla migrazione per creare strumenti efficaci a proteggere le persone. Il secondo, riconoscere che c'è un tema di giustizia climatica e per questo assicurare protezione alle persone colpite dagli effetti negativi del riscaldamento globale, sapendo che queste provengono dai paesi che meno contribuiscono alla crisi climatica. Il terzo, considerare sin da ora, nelle politiche di adattamento al cambiamento climatico, il fenomeno della migrazione per fattori climatico-ambientali per pianificare spostamenti e accoglienza uscendo dalla logica emergenziale”, afferma Margherita Romanelli, responsabile advocacy di WeWorld, organizzazione che ha curato il policy brief del report.

Per scaricare il report:

https://asud.net/risorsa/migrazioni-ambientali-e-crisi-climatica-speciale-le-rotte-del-clima

Andrea Pietrarota
Direttore Responsabile
Articoli correlati
  • Un rifugiato maliano innaffia le piante in un orto coltivato da sfollati e popolazione locale a Ouallam in Niger [© UNHCR - Colin Delfosse]
    Leggi
    28/04/2024 - 12:15
    Ambiente
    Shock climatici, UNHCR lancia fondo per i rifugiati

    L’UNHCR, l’Agenzia ONU per i Rifugiati, ha lanciato il Fondo per la resilienza climatica dell’UNHCR, con l’obiettivo di rafforzare la protezione dei rifugiati e delle comunità sfollate che sono maggiormente minacciate dai cambiamenti climatici.

  • Il dipinto 'I fiori di Van Gogh' colpito dagli attivisti di Just Stop Oil
    Leggi
    03/11/2022 - 13:11
    Ambiente
    Gli attivisti di Extinction Rebellion portano la lotta contro il cambiamento climatico a Downing Street

    La marcia di Extinction Rebellion a Londra dello scorso 14 ottobre 2022 ha segnato l'inizio di un’ondata di mobilitazioni da parte di movimenti ambientalisti e blitz a base di sugo, succo di frutta e colla contro dipinti famosi per sensibilizzare Governi e Opinione Pubblica sull’emergenza climatica...

  • Agricoltori BIO - foto Stefano Tiraboschi per FederBio
    Leggi
    12/12/2024 - 17:02
    Agroalimentare
    Agricoltura sostenibile come soluzione alle sfide climatiche

    Promosso nell'ambito del progetto Being Organic in EU, il talk “La parola ai testimoni: come affrontiamo la crisi climatica a colpi di bio”, sabato 14 dicembre a Palazzo Giureconsulti di Milano, punta a trasferire l’impegno e la passione di chi coltiva la terra con dedizione, rispondendo...

  • https://pixabay.com/photos/ethanol-burner-bioethanol-burner-401695/
    Leggi
    26/09/2024 - 10:50
    Acquisti
    Riscaldamento e clima, la soluzione delle stufe a bioetanolo

    Riscaldamento domestico, quali stufe scegliere? Quando si tratta di riscaldare la propria casa, per scegliere la soluzione più adatta alle proprie esigenze, è importante distinguere i diversi tipi di stufe domestiche disponibili sul mercato, ognuno con caratteristiche uniche e specifiche opzioni....