26/09/2024 - 10:50

Riscaldamento e clima, la soluzione delle stufe a bioetanolo

Riscaldamento domestico, quali stufe scegliere?

Quando si tratta di riscaldare la propria casa, per scegliere la soluzione più adatta alle proprie esigenze, è importante distinguere i diversi tipi di stufe domestiche disponibili sul mercato, ognuno con caratteristiche uniche e specifiche opzioni. La scelta del tipo di stufa domestica dipende da molteplici fattori che vanno dal combustibile impiegato all’efficienza energetica, dal prezzo iniziale ai costi di gestione a lungo termine, per finire con le preferenze personali in termini di estetica e praticità. “Last but not least” il diverso impatto ambientale.

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Le principali tipologie di stufe domestiche

Possiamo distinguere le stufe per il riscaldamento casalingo in queste quattro macro categorie:

  • Stufe a carburanti liquidi, che possono essere di origine fossile come il gasolio, oppure da fonti rinnovabili come il bioetanolo;
  • Stufe a carburanti solidi, che possono essere fossili come il carbone, oppure rinnovabili come la legna e il pellet;
  • Stufe a gas;
  • Stufe elettriche.

Stufe e clima, tra efficienza energetica e sostenibilità ambientale

Oggigiorno il riscaldamento domestico contribuisce ancora e in maniera significativa a inquinare le nostre città e a surriscaldare il Pianeta. Pertanto investire in una soluzione che ottimizza la combustione non solo garantisce un miglior comfort per la casa, ma contribuisce anche alla tutela del clima terrestre, sempre più minacciato dall’effetto serra che sta provocando il riscaldamento globale.

Quando si parla di stufe e delle loro emissioni di CO2, è fondamentale considerare diversi fattori che influenzano l’impatto ambientale. In primo luogo, il tipo di combustibile utilizzato gioca un ruolo cruciale. Di seguito parleremo di una soluzione sostenibile per chi desidera un ambiente caldo e accogliente, senza compromettere la salute del nostro Pianeta, che sta guadagnando popolarità: le stufe a bioetanolo.

Riscaldamento domestico con le stufe a bioetanolo

Questi dispositivi, chiamati anche biocamini, per via della loro forma, sono alimentati dal bioetanolo, un combustibile a base di alcool etilico, lo stesso tipo di alcol presente nelle bevande alcoliche, dalle seguenti caratteristiche:

  • Liquido, ecologico, sicuro e non tossico rispetto a quelli derivanti da fonti fossili;
  • Green per eccellenza, poiché prodotto dalla fermentazione e distillazione di sostanze rinnovabili come piante e biomasse zuccherine (come canna da zucchero, mais, barbabietola da zucchero, cereali, patate, manioca e canapa).

I vantaggi delle stufe a bioetanolo

Prima di tutto, queste stufe sono caratterizzate dalla facilità d’installazione sul muro. Infatti, non richiedono alcun sistema di canna fumaria e possono essere poste praticamente in ogni ambiente di casa. Altra caratteristica, non producendo rifiuti solidi o ceneri, è la semplicità di manutenzione.

In secundis, producono calore in modo rapido, controllato ed efficiente, senza fumi tossici o residui solidi, e creando un’atmosfera confortevole in pochissimo tempo. In termini di efficienza energetica, le stufe a bioetanolo si distinguono per la loro capacità di convertire quasi completamente il combustibile in calore, con rendimenti che possono superare il 90%. Ciò significa che ogni litro di bioetanolo utilizzato produce una quantità significativa di energia termica.

Inoltre, poiché il bioetanolo è un liquido isoparaffinico i biocamini garantiscono un maggior rispetto per l’ambiente un’elevata sicurezza per la salute umana perché non producono monossido di carbonio ma solo anidride carbonica e vapore acqueo. In ogni caso, nonostante le emissioni di CO2 siano inferiori rispetto ad altri tradizionali combustibili liquidi, anche nel caso delle stufe a bioetanolo, specie nel caso di utilizzo prolungato, bisogna sempre garantire un’adeguata aerazione mediante una presa d’aria.

Se, poi, si utilizza una stufa a stoppino a combustibile liquido si ha anche il vantaggio di non dover usare l’elettricità, in quanto non necessita della corrente elettrica. Ciò comporta un contributo al risparmio sulla bolletta della luce, ma soprattutto, in caso di un black-out, la garanzia che il riscaldamento resta acceso.

Infine, le stufe a bioetanolo si distinguono per il loro design elegante e moderno e possono diventare veri e propri elementi d’arredo raffinati che arricchiscono gli spazi interni dell’abitazione.

Svantaggi delle stufe a bioetanolo

Prima di procedere con l’acquisto, per rendersi conto se questi dispositivi possono costituire la soluzione ideale per le proprie esigenze, bisogna valutarne anche i contro. I principali svantaggi sono:

  • Costo di acquisto elevato. Design e ricercatezza dei materiali impiegati determinano una fascia di prezzi ancora considerevoli;
  • Costo del bioetanolo. Se il potere calorifico del bioetanolo è superiore e quello del pellet, lo è ancor di più il suo prezzo. Quindi in termini strettamente economici, le stufe a bioetanolo comportano un costo considerevolmente maggiore per il combustibile

Se il pellet è tra i combustibili con prezzi più economici, il bioetanolo resta comunque più economico dei derivati del petrolio, ma è molto più rispettoso nei confronti dell’ambiente.

Per questa ragione l’acquisto di una stufa a bioetanolo è suggeribile soprattutto a chi predilige una scelta di stile e design che abbraccia anche uno stile di vita più eco-sostenibile.

Andrea Pietrarota
Direttore Responsabile
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