01/01/2013 - 01:00

La Nasa: "C'è un'altra forma di vita sulla Terra"

La conferenza stampa della Nasa per spiegare le ultime scoperte in materia di vita extraterrestre non ha deluso gli appassionati. Nel meeting di ieri, infatti, sono state confermate le indiscrezioni riguardo alla scoperta del batterio alieno sul nostro pianeta.
La Nasa ha annunciato ieri in una conferenza stampa di aver scoperto una forma di vita che a livello molecolare è diversa da tutte le altre riscontrate sulla Terra. Si tratta di microbo definito alieno, termine che viene usato per definire forme di vita in grado di prosperare anche in condizioni estreme, e quindi non terrestri, trovato in un lago tossico, perchè con alte concentrazioni di arsenico, della California.

La scoperta, che è stata pubblicata in un articolo di Science, è stata presentata dagli astrobiologi della Arizona State University, guidati dalla giovane biochimica Felisa Wolfe-Simon, scelta come Nasa Astriobiolgy Research Fellow.
«Vi vorrei presentare oggi il batterio GFAJ-1» in apertura della conferenza la giovane ricercatrice che ha scelto uno stile molto divulgativo, con foto, ed espressioni semplici per comunicare i risultati della storica ricerca compiuta nel lago Mono.

"Siamo di fronte a una grande scoperta nell'ambito della bioastronomia. Se questi organismi utilizzano l'arsenico nel loro metabolismo, ciò dimostra che ci sono altre forme di vita rispetto a quelle che conosciamo. Sono alieni, ma alieni che condividono lo stesso nostro ambiente", spiega Lewis Dartnell, astiobiologo del Centro per le Scienze Planetarie di Londra.

In particolare, si parla di un microbo che si nutre di arsenico e vive in ambiente letale per l'uomo. E sull'ipotesi che tale organismo non si sia formato sul nostro pianeta, ma provenga da fuori: "Questo potrebbe voler dire che anche l'umanità può avere avuto origine in altri pianeti e confermerebbe l'ipotesi panspermia, ovvero la teoria scientifica che spiega come i semi della vita (possono essere anche semplici molecole organiche) siano sparsi per l'Universo, e che la vita sulla Terra sia iniziata con l'arrivo di quei semi e il loro sviluppo. È implicito quindi che ciò possa accadere anche su molti altri pianeti".
Vesna Tomasevic
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