01/01/2013 - 01:00

Il giallo dei girasoli di van Gogh si sta spegnendo

Sono conosciuti in tutto il mondo per l'intesa luce che sprigiona da quelle pennellate color del sole. Ma una trasformazione chimica sta facendo appassire il giallo miracoloso dei girasoli di van Gogh.

I nuovi pigmenti creati nel diciannovesimo secolo grazie all'evoluzione della chimica di sintesi hanno da subito affascinato i pittori dell'epoca per le loro grandi possibilità espressive.
Purtroppo però a differenza di quelli naturali, selezionati di maestro in maestro nel corso dei secoli, i pigmenti moderni hanno mostrato nel tempo una maggiore reattività agli agenti atmosferici (luce, temperatura, umidita).
L'Istituto di scienze e tecnologie molecolari del Consiglio nazionale delle ricerche (Istm-Cnr), il Dipartimento di Chimica dell'Università di Perugia, i Dipartimenti di Chimica e Fisica dell'Università di Anversa, l'Università di Tecnologia di Delf (TUDelft) e l'Esrf (European Synchrotron Radiation Facility) di Grenoble si sono mobilitati per capire il fenomeno di degradazione del giallo cromo, uno dei principali elementi dei più celebri capolavori di Vincent van Gogh.
 
"La problematica è nota da tempo. Le varie sfumature del giallo, tipiche della vibrante pittura di Vincent van Gogh e di molti altri impressionisti come Seraut, Pissarro, Manet e Reinoir, sono a rischio", ha spiegato Costanza Miliani, ricercatrice dell'Istm-Cnr e coautrice dello studio pubblicato sulla rivista Analytical Chemistry, realizzato dal team internazionale sotto la guida di Koen Janssens dell'Università di Anversa e Letizia Monico, ricercatrice presso l'Università di Perugia. (L. Monico et al., Degradation Process of Lead Chromate in Paintings by Vincent van Gogh Studied by Means of Synchrotron X-ray Spectromicroscopy and Related Methods. 1. Artificially Aged Model Samples and 2. Original Paint Layer Samples, Analytical Chemistry 15 February 2011).
 
"I gialli a base di cromato di piombo (giallo cromo), a dispetto della bellezza e intensità delle tinte, sono caratterizzati da una scarsa stabilità chimica e fotochimica che si manifesta nel tempo con un marcato imbrunimento".
"I preziosi micro-campioni originali in sezione stratigrafica sono stati prelevati dai dipinti Banks of the Seine (1887) e View of Arles with Irises (1888), conservati al van Gogh Museum di Amsterdam, che mostrano in modo evidente l'alterazione del giallo di cromo", ha proseguito Miliani.
Sono state utilizzate le tecniche µ-XANES (micro X-Ray Absorption Near Edge Spectroscopy), µ-XRF (micro X-Ray Fluorescence), EELS (Energy Electron Loss Spectroscopy), micro-FTIR e micro-Raman. L'analisi dei dati ottenuti ha permesso di dimostrare che l'annerimento è legato alla riduzione del Cromo VI a Cromo III. In particolare il Cromato di piombo (PbCrO4) degrada formando Ossido di cromo (Cr2O3 .2H2O) come principale prodotto di degrado, accompagnato da altri composti del Cr(III) come solfati o acetati idrati. Inoltre, è stato dimostrato che queste specie di degrado di Cr(III) sono confinate in un sottile strato di spessore pari a 1-2 microns e che la loro formazione è catalizzata dalla presenza nello strato pittorico di ioni solfato".
 
Curioso, pero', è il fatto che non tutti i dipinti i van Gogh stanno subendo la stessa sorte
Infatti la versione dei Girasoli conservata presso la National Gallery di Londra mantiene tuttora inalterate le tonalità vibranti del giallo, mentre quella del van Gogh Museum di Amsterdam mostra un marcato viraggio al marrone.
"I nostri prossimi esperimenti sono già in corso. Vogliamo infatti capire quali sono le condizioni che favoriscono questo degrado e se esiste o meno la possibilita' di riportare i pigmenti danneggiati al loro stato originario" ha sintetizzato Koen Janssens.
Lisa Zillio
autore