21/01/2025 - 18:28

Trump alla Casa Bianca: cosa implica il ritiro dall’Accordo di Parigi?

A seguito del suo insediamento, il Presidente Trump ha emanato una serie di ordini esecutivi e dichiarazioni riguardanti immigrazione, politiche climatiche, energia e altri temi. Le azioni e i temi trattati erano stati ampiamente annunciati e non hanno riservato sorprese.

 

Trump

Tra le misure adottate, Trump ha rinnovato la decisione di ritirare gli Stati Uniti dall’Accordo di Parigi, firmato nel 2015. È la seconda volta che il Paese si ritira dall’accordo, dopo esservi rientrato sotto l’amministrazione Biden. Sebbene questa decisione sia motivo di disappunto per molti, era ampiamente attesa da mercati e investitori. Durante la precedente amministrazione Trump, che aveva visto l’uscita degli Stati Uniti dall’Accordo, si era formata una grande coalizione “We Are Still In”, composta da Stati, città e aziende impegnati a rispettare gli obiettivi climatici. Nello stesso periodo, i costi di solare, batterie e veicoli elettrici avevano continuato a diminuire, favorendo l’espansione globale di questi mercati. Parallelamente, nonostante il sostegno politico al carbone, almeno 11 società del settore sono fallite, incapaci di competere con fonti di energia più moderne.

Per Lombard Odier, banca privata svizzera, la prima amministrazione Trump ha rafforzato la convinzione che le transizioni economiche, tecnologiche e ambientali debbano essere guidate principalmente da solide basi economiche. Il gruppo svizzero crede che il passaggio a un’economia elettrificata e alimentata da fonti rinnovabili avverrà grazie ai vantaggi di costo dimostrati da queste tecnologie, sostenuti da cicli di innovazione, modularità e principi ingegneristici fondamentali. Altre tecnologie, come l’idrogeno o la cattura del carbonio (CCS), ad oggi non economiche, potrebbero subire ritardi per la mancanza di sostegno politico. Tuttavia, data la loro elevata onerosità e la scarsa competitività economica, si ritiene che non avranno un ruolo centrale nella transizione. È chiaro che il sostegno politico resta rilevante e può accelerare o rallentare i processi di transizione. Nel caso della nuova amministrazione Trump, le politiche, già ampiamente anticipate e quindi attese, sono state integrate nelle previsioni di mercato negli ultimi mesi.

"Siamo convinti - dichiara Thomas Höhne-Sparborth, Head of Sustainability Research di Lombard Odier Investment Managers - che la transizione ambientale continuerà, anche in questo nuovo contesto politico. Il linguaggio potrebbe passare dal concentrarsi su clima e decarbonizzazione a temi come innovazione, infrastrutture e accessibilità economica, che consideriamo due facce della stessa medaglia. In Lombard Odier abbiamo a lungo sostenuto che la transizione energetica e ambientale debba essere vista, prima di tutto, come una rivoluzione tecnologica".

"Allo stesso tempo - continua ancora Höhne-Sparborth - l’amministrazione Trump potrebbe aprire nuove opportunità per gli investimenti sostenibili. Ci aspettiamo interventi da parte dell’amministrazione su temi come linee guida alimentari e additivi alimentari, il sostegno alla tecnologia e una maggiore digitalizzazione dell’economia, elementi fondamentali per rendere i sistemi industriali e di consumo più efficienti. L’amministrazione potrebbe sostenere lo sviluppo della guida autonoma, che, sebbene non motivata da obiettivi ambientali, favorirebbe indirettamente la diffusione dei veicoli elettrici. La priorità data al ritorno delle industrie strategiche negli Stati Uniti potrebbe, inoltre, creare opportunità nei settori dei semiconduttori, delle batterie e di altri segmenti chiave".

Tommaso Tautonico
autore
Articoli correlati