Tessuto di canapa: che cos'è e quali sono i benefici

Proprio in questo frangente sta acquisendo una sempre maggiore importanza il tessuto di canapa, dalle proprietà molto simili a quelle del lino e dalla produzione più sostenibile rispetto alle tradizionali piantagioni di cotone, per non parlare della produzione di tessuti sintetici. Ma cos’è la canapa tessile e come viene prodotta?

Che cos’è il tessuto di canapa o canapa tessile?

Dall’olio di CBD alle tisane, dai semi alle borse fino alle t-shirt, la canapa e i suoi derivati possono essere impiegati in tantissimi modi e per tantissimi usi. Uno di questi è proprio il tessuto di canapa, utilizzato nell’ambito dell’abbigliamento ma anche della produzione di accessori. Che cos’è la canapa tessile? Si tratta di una fibra ricavata dalla pianta di Cannabis Sativa, utilizzata largamente in commercio per la produzione di diversi prodotti alimentari e di altro tipo.

Com’è fatta la canapa tessile?

La canapa tessile è una fibra estratta dalla pianta di Cannabis Sativa, pianta coltivata in climi miti e con alta umidità. La fioritura e maturazione avviene nel giro di pochi mesi e una volta pronta, si procede poi alla raccolta con dei macchinari per poi lasciare le piante a macerare per 4-6 settimane. Trasformate in balle, proprio come accade con il fieno, vengono poi inviate nei vari centri di produzione dove sono lavorate per staccare la porzione esterna fibrosa dal suo nucleo legnoso e duro.

Gli impieghi della canapa

L’impiego della canapa nell’industria tessile risale a tempi assai lontani. Coltivata già dai Mongoli e dai Tartari, si tratta di una pianta originaria dell’Asia e del Medio Oriente, dove era impiegata per la produzione della carta, corde e lacci. La produzione ha raggiunto diverse parti del mondo, anche l’Italia, che nei primi del 1900 era addirittura il secondo produttore al mondo. Ad oggi le cose sono cambiante a causa di una stringente normativa e legislazione che per lungo tempo ha vietato la coltivazione della Cannabis Sativa, a causa dell’impiego delle infiorescenze di queste piante per usi ricreativi. Le cose sono cambiate solo negli ultimi anni, dato che la variante Sativa di queste piante hanno un contenuto di THC quasi assente.

Così è ripresa, sebbene moderatamente al momento, la coltivazione e produzione della canapa tessile in Italia. Gli impieghi di questa tipologia di fibra sono molteplici: indubbiamente quello primario è da ritrovarsi nei capi di abbigliamento, resistenti, traspiranti e più eco-friendly. Utilizzata per anni per produrre corde e vele, ad oggi viene utilizzata anche per sostituire i tradizionali sacchetti della spesa in plastica o per la produzione di borse. Il tessuto di canapa ha un aspetto molto simile al lino, anche al tatto, che tende ad ammorbidirsi con i lavaggi, senza però consumarsi.

Il tessuto di canapa è ecologicamente sostenibile?

La coltivazione delle fibre della canapa tessile risulta per diversi motivi più sostenibile rispetto alla produzione di altre tipologie di tessuti. Basti pensare che lo stesso terreno nel quale viene coltivata la Cannabis Sativa può essere coltivato e utilizzato più volte. Inoltre, si tratta un tessuto altamente resistente, che può durare anche due o tre volte più del cotone. Si stima che una t-shirt fatta con tessuto di canapa possa durare addirittura 20 o 30 anni.

La fioritura e maturazione della pianta è molto veloce, tanto che spesso il ciclo vitale non dà possibilità a parassiti e batteri di intaccare le piantagioni, riducendo quindi l’utilizzo di pesticidi.

I motivi per cui la canapa tessile possa essere estremamente più eco-sostenibile rispetto ai convenzionali tessuti utilizzati nell’industria dell’abbigliamento sono molti. Si tratta inoltre di un tessuto altamente traspirante e resistente. Tuttavia, per dare una spinta al mercato occorre una politica più libera, che possa permettere ai produttori italiani di coltivare la Cannabis Sativa come in passato, così da valorizzare il made in Italy, ma soprattutto a garantire una produzione controllata e che rispetti i diritti dei lavoratori e le normative in materia di ambiente ed ecologia.