22/09/2022 - 18:25

Acqua, italiani secondi al mondo per consumo di quella in bottiglia

Oro blu

Utilitalia: “L’acqua del rubinetto è sicura, ecologica ed economica”. Ma siamo secondi solo al Messico per consumo di acqua in bottiglia.
  • Ogni italiano beve 208 litri di acqua in bottiglia in un anno: siamo primi in Europa, dove la media è di 106 litri

  • Con 30 milioni di bottiglie di plastica e 7 di vetro al giorno utilizzate, ogni anno nel nostro Paese 13,5 miliardi di bottiglie diventano rifiuti da gestire

  • Secondo una ricerca presentata nel corso del Festival dell’Acqua, l’86% degli italiani fornisce una valutazione positiva dell’acqua di rete ma solo il 42% conosce l’identità del proprio gestore

  • Donne, giovanissimi e adulti oltre i 65 anni di età: queste le caratteristiche dei convinti sostenitori dell’acqua del rubinetto, che rappresentano il 15% degli intervistati contro il 7% dei convinti detrattori

acqua [Foto di Manuel Darío Fuentes Hernández da Pixabay]

La qualità dell’acqua del rubinetto in Italia è tra le migliori d’Europa, eppure il 62% delle famiglie (dato Censis) preferisce l’acqua in bottiglia, spendendo circa 240 euro l’anno.

Ogni italiano, in media, beve 208 litri di acqua in bottiglia in un anno: siamo primi in Europa, dove la media è di 106 litri, e secondi al Mondo dopo il Messico (244 litri). Il tema è stato al centro di un convegno al Festival dell’Acqua, organizzato da Utilitalia (la Federazione delle imprese idriche, ambientali ed energetiche) in collaborazione con SMAT e in corso di svolgimento a Torino.

Ogni giorno in Italia utilizziamo 30 milioni di bottiglie di plastica e 7 di vetro, con il risultato che in un anno 13,5 miliardi di bottiglie diventano rifiuti da gestire.

“Dietro l’acqua che esce dal rubinetto - evidenzia il vicepresidente di Utilitalia, Alessandro Russo - c’è un lungo lavoro che parte con la captazione e prosegue con la potabilizzazione, il trasporto, la distribuzione, la fognatura e la depurazione, per restituirla all’ambiente pronta per rientrare in circolo. Un esempio virtuoso di economia circolare, con migliaia di controlli di qualità giornalieri e una filiera che occupa oltre 100mila persone per garantire ai cittadini un’acqua sicura, ecologica ed economica”.

In occasione del Festival dell’Acqua è stata inoltre presentata una ricerca condotta dalla società Interceptor su un campione rappresentativo di 8.600 intervistati. Dal lavoro emerge che, a fronte di un 47% che dichiara di bere acqua di rete, ben l’80% consuma acqua in bottiglia: il 52% sempre e il 28% occasionalmente. In generale, l’acqua in bottiglia viene valutata più qualificata e affidabile di quella del rubinetto; eppure solo il 14% si informa sulla qualità e le analisi dell’acqua del rubinetto attraverso la fattura, le pubblicazioni del comune o il sito web del gestore.

Oltretutto, ben l’86% del campione fornisce una valutazione positiva dell’acqua di rete, anche se solo il 42% conosce l’identità del proprio gestore. Per il 75% nel prossimo futuro saranno necessari ulteriori controlli sull’acqua di rubinetto, con un 35% che si dichiara disposto a pagare di più in fattura per avere la certezza di un’acqua ancora più sicura di quella attuale. Polarizzando infine le risposte fra convinti sostenitori e convinti detrattori dell’acqua del rubinetto, i primi si attestano al 15% contro il 7% dei secondi: i sostenitori vivono in prevalenza al Nord-Est e al Centro, e nella maggior parte dei casi si tratta di donne, giovanissimi e adulti oltre i 65 anni di età.

“Molto è stato fatto in questi anni dagli operatori del servizio idrico – conclude Russo - per informare i cittadini e sensibilizzarli sul tema. Ma è evidente che c’è ancora tanta strada da percorrere per accrescere la ‘reputazione’ dell’acqua del rubinetto. Come dimostra la ricerca presentata oggi, la sfida è impegnativa ma i potenziali margini di crescita sono enormi: i convinti sostenitori sono il doppio dei convinti detrattori, il 72% degli italiani non si schiera convintamente e la stragrande maggioranza fornisce una valutazione positiva dell’acqua di rete”.

 

Sull'argomento leggi anche: "Microplastiche, acqua e ambiente: facciamo chiarezza"

Andrea Pietrarota
Direttore Responsabile
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