24/04/2020 - 19:25

La start up veneta Sunrise brevetta il Covid Detector per misurare la febbre e disinfettare mani e piedi

La start up Sunrise presenta “Spray for life”, è un digital totem che controlla gli accessi in aziende, bar e ristoranti. Pronto anche il modello per spiagge e luoghi all’aperto, test pilota sul litorale di Caorle, nel Veneziano. La novità assoluta: disinfettate anche le scarpe, è ispirato ai dispositivi che oggi si usano a Wuhan

 

Covid Detector, Sunrise

Il Coronavirus cambierà per sempre i nostri comportamenti. Chi gestisce luoghi pubblici per garantire la sicurezza a clienti e personale dovrà porre dei filtri in ingresso che blocchino le persone portatrici di Covid-19. Per farlo, è nata a Caorle, nel Veneziano, la start up Sunrise fondata da un gruppo di imprenditori che hanno unito le loro competenze nel mondo del digitale, dell’artigianato e del management per lanciare “Spray For Life”, il primo dispositivo brevettato che unisce un termoscanner per la misurazione della febbre a due apparati evoluti di disinfestazione per mani e piedi. 

La necessità di Spray for Life nasce da una analisi: oggi si trascorre il 90% del proprio tempo in luoghi chiusi, si stima che il 40% sia in spazi pubblici o di lavoro. Si tratta in sostanza di una colonnina, del tutto simile ai metal detector degli aeroporti, che racchiude le ultime innovazioni tecnologiche dentro un digital totem kiosk unico nel suo genere a livello mondiale, basato su componenti tecnologici cinesi e realizzazione totalmente a firma di artigiani 4.0 veneti. La sede della start up è infatti a Caorle, nel Veneziano, dove il tema degli afflussi di massa alle spiagge è molto dibattuto. 

Anche per questo, per il primo test pilota massivo del prodotto sono state scelte, in sintonia con l’amministrazione comunale, le spiagge del litorale caorlotto, apripista nelle strategie finalizzate al mettere in sicurezza i bagnanti. Per tutelare l’idea, gli imprenditori hanno già depositato il brevetto: nessun’altro dispositivo finora ha unito e assemblato in questo modo i dispositivi salva-vita.
Il sistema è formato da tre dispositivi. Il primo è un filtro che ferma le persone fuori dall’ingresso: un termo scanner ad infrarossi che, ad un metro di distanza, in meno di un secondo analizza la temperatura corporea con margine di errore di 0,2 gradi e la mette in mostra i risultati su uno schermo digitale a otto pollici. Chi ha la febbre non passa, l’altolà viene comunicato con un messaggio audio e video. È possibile, integrando il dispositivo con una barriera, persino bloccare l’ingresso in automatico. Non solo: la scansione del video permette di fermare anche le persone che non sono dotate di mascherina o che, tramite riconoscimento facciale, abbiano già commesso in precedenza la violazione.  

Per chi supera il test della febbre, ci sono poi due dispositivi, entrambi “no touch”. Il primo è un dispenser di gel igienizzante che si attiva con una fotocellula. Non serve toccare nessun bottone, che potenzialmente sarebbe contaminante: basta infilare le mani nello spazio vuoto. Il secondo è una rivoluzione assoluta, un brevetto che al momento non è presente in nessuno degli strumenti presenti sul mercato. Si tratta di un nebulizzatore per i piedi e le scarpe, che garantisce la sanificazione immediata. Stando ai più recenti studi, infatti, il Covid-19 sarebbe capace di sopravvivere anche a terra e dunque l’igienizzazione dei piedi è fondamentale. 

“Ma questo è solo il primo prototipo della nostra start up”, spiegano i fondatori di Sunrise, che non a caso si sono dati un nome che ispira rinascita (“alba” in inglese, ndr). “Il nostro obiettivo è lanciare anche “Box for Life”, un prodotto riservato ai grandi concentramenti di persone. Per realizzarlo, ci siamo ispirati ai dispositivi che oggi vengono usati in Cina e a Wuhan in particolare. Pensiamo a spiagge, discoteche, concerti, eventi sportivi, piazze. Molti enti pubblici si sono già interessati all’idea. Ma noi siamo veneti, e abbiamo deciso di partire, in sintonia con l’amministrazione comunale, con un lancio a Caorle, sulle nostre spiagge al collasso senza turisti. Si tratta di una cabina dotata di augelli nebulizzanti che circondano la persona e la sanificano in estrema velocità, il via libera è dato da un dispositivo. Col Coronavirus in circolazione, purtroppo, dovremo cambiare la nostra routine. E questo è l’unico modo sicuro per farlo”.
 

 

Marilisa Romagno
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