06/11/2019 - 12:43

Sostenibilità: McDonald’s e Gruppo Hera insieme migliorare la raccolta differenziata

Il Gruppo Hera e McDonald’s hanno firmato ieri un accordo per ridurre la quantità e migliorare la qualità della raccolta differenziata nei 30 ristoranti dell’insegna serviti dalla multiutility in Emilia-Romagna, anche attraverso il coinvolgimento e sensibilizzazione degli oltre 45.000 clienti che li frequentano ogni giorno.

sostenibilità, raccolta differenziata

McDonald’s e il Gruppo Hera,due realtà che da anni si impegnano per promuovere iniziative nella direzione della sostenibilità,hanno firmato oggi a Ecomondo, l’evento di riferimento in Europa sull’innovazione tecnologica e industriale nell’ambito dell’economia circolare,un accordoper ridurre la quantità e migliorare la qualità della raccolta differenziata nei 30ristoranti dell’insegna serviti dalla multiutility in Emilia-Romagna. L’accordo, al via il 1 gennaio 2020,ha l’obiettivo di potenziare la raccolta differenziata dei rifiuti riciclabili come carta e organico,attuando un monitoraggio che valuti costantemente la quantità ma soprattutto la qualità dei rifiuti prodotti. Il progetto avrà una durata di due anni e coinvolgerà 30 ristoranti in 14 comuni diversi, per una media di 45.000 clienti McDonald’s al giorno. Per questo obiettivo, sarà introdotto un nuovo modello di contenitore per i rifiuti, studiato insieme a Hera, per aiutare i clienti a separare sempre meglio quanto rimane sul vassoio alla fine del pasto così da limitare al massimo errori di conferimento dei prodotti. Fondamentale nel progetto saranno anche la sensibilizzazione e il coinvolgimento dei clienti, che saranno i destinatari di una campagna dedicata che troverà spazio sempre all’interno dei ristoranti.

Obiettivo: 100% di sostenibilità
Con questo accordo, Hera e McDonald’s puntano aun obiettivo di eccellenza, ovvero“chiudere il cerchio” massimizzando le quantità di rifiuti avviati a riciclo. Un obiettivo che va di pari passo con altri obiettivi altrettanto importanti, come la riduzione dei quantitativi complessivi prodotti, in particolare di plastica.
Vanno in questa direzione anche altre iniziative sviluppate da McDonald’s, che a luglio 2019 ha intrapreso un percorso per la riduzione della plastica monouso.Questo prevede, nel corso dei prossimi mesi, la totale sostituzione dei pack in plastica. Oggi, ad esempio, la cannuccia per le bibite viene consegnata solo su richiesta, sono stati sostituiti alcuni packaging come quello per il McFlurry e per le insalate e sono state sostituite le posate. 
Il Gruppo Hera, che ha aderito con entusiasmo alla proposta di collaborazione di McDonald’s sul progetto mettendo a fattore comune il know-how sul tema della gestione dei rifiuti e sulla comunicazione ambientale, si conferma ancora una volta un partner attento alle esigenze del territorio. Inoltre, questa iniziativanon solo risponde in modo efficace a una necessità contingente, ma è anche il veicolo di una buona prassi quotidiana come la separazione dei rifiuti e dunque ha un valore anche in termini di educazione alla sostenibilità. Ed è totalmente coerente con l’impegno che il Gruppo ha da anni nei confronti della tutela dell’ambiente e a favore dell’economia circolare.

Il progetto nasce dopo una sperimentazione che ha misurato quantità e qualità dei rifiuti prodotti nei ristoranti McDonald’s di Ferrara mettendo in campo specifiche azioni di sensibilizzazione sul corretto conferimento delle frazioni differenziate. In base alle rilevazioni effettuate da Hera nel corso dello studio,questi ristoranti hanno raggiunto mediamente circa il 90% di raccolta differenziata. Dati importanti, che hanno portato le due realtà a darsi come obiettivo il raggiungimento di analoghe performance negli altri ristoranti attraverso il progetto di collaborazione siglato ieri.

I nuovi contenitori e la campagna di sensibilizzazione
Perché tale accordo raggiunga il suo ambizioso traguardo è necessario chei clienti ne diventino parte attiva,operando una corretta separazione di quanto rimane sul loro vassoio a fine pasto, ed è per aiutarli che McDonald’s ed Hera hanno deciso di offrire ai propri clienti gli strumenti per farlo. Ecco dunque la ragione per la quale i due partner hanno realizzato un contenitore per i rifiuti personalizzato, dotato di una vestizione esplicita e intuitiva che aiutaa capire la destinazione di tutto ciò che può rimanere sul vassoio alla fine del pasto.
Oltre a ciò, nei ristoranti sarà presente anche una campagna di sensibilizzazione, cavalieri cartonati da tavolo e locandine che, grazie ad alcune illustrazioni e grazie anche ai colori specifici della differenziata a cui gli utenti Hera sono già abituati, aiuteranno i clienti a separare sempre di più e meglio. Sui materiali di comunicazione, inoltre, saranno riportate anche le modalità per scaricare il Rifiutologo, la app di Hera che consente di verificare comodamente dal proprio smartphone, anche scansionando il codice a barre della confezione, dove gettare qualsiasi tipo di rifiuto.

La transizione verso l’economia circolare si può fare solo con la partecipazione attiva e l’aiuto di tutti, e tutti devono trarne beneficio. Questo obiettivo ritorna nel progetto di collaborazione tra McDonald’s ed Hera, che mira a coinvolgere in modo forte i clienti e che si affianca a tanti altri progetti che il Gruppo Hera ha attivato a beneficio non solo dell’ambiente, ma anche del tessuto sociale. Tra questi CiboAmico, FarmacoAmico e Cambia il Finale, che nascono dalla collaborazione con Last Minute Market e alcune Onlus del territorio per ridurre gli sprechi, incentivare il recupero e aiutare persone in difficoltà. In senso più ampio, per il Gruppo Hera economia circolare significa rigenerazione delle risorse: un processo che richiede pianificazione di lungo periodo perché strutture, impianti e prassi non si improvvisano da un giorno all’altro. E la rigenerazione delle risorse è un tema chiave che abbraccia tutte le aree di business in cui si articola l’operato della multiutility e non si limita a una gestione virtuosa del ciclo dei rifiuti.

McDonald’s è in prima linea nelle principali sfide sociali e ambientali grazie a un impegno globale che si chiama Scale for Good e che fa leva sulle dimensioni e sulla capillarità dell’azienda per innescare cambiamenti importanti in diversi ambiti tra cui quello della sostenibilità del packaging e del riciclo. In Italia già oggi il 100% degli imballi in carta che vengono utilizzati nei 600 ristoranti McDonald’s del Paese è certificato o riciclato. Inoltre, l’azienda nel 2019 ha intrapreso un percorso verso l’eliminazione della plastica monouso con l’obiettivo di eliminarla o sostituirla con materiali più sostenibili. Sul fronte della raccolta differenziata, sono attive collaborazioni con le varie aziende che sul territorio si occupano dei servizi ambientali per ottimizzare e migliorare il processo di gestione dei rifiuti. Inoltre, già da anni è in atto una totale conversione della rete dei ristoranti secondo un nuovo modello (EOTF) che grazie a innovazioni tecnologiche in sala e in cucina prevede la preparazione dei prodotti solo al momento dell’ordine, minimizzando gli sprechi.
Infine, nel 2014 McDonald’s Italia è stata la prima azienda di ristorazione italiana a collaborare con Agenzia CasaClima, struttura pubblica e indipendente che si occupa di certificazione energetica nel settore edilizio per realizzare ristoranti a basso impatto ambientale. 

“Oggi non si può pensare di operare su un territorio ignorando il proprio impatto sullo stesso. Da molti anni avvertiamo la responsabilità del nostro ruolo e della nostra presenza e abbiamo indirizzato le nostre scelte verso una condotta di economia circolare. In McDonald’s la rivoluzione è già iniziata – ha dichiarato Alessandro Moscardi, Development Director di McDonald’s Italia. Mi riferisco a ristoranti certificati dall’ Agenzia CasaClima già da 5 anni, a una riduzione quasi totale dello spreco alimentare nella preparazione dei prodotti, a un percorso di totale eliminazione della plastica monouso. E infine, anche a un impegno concreto per migliorare la differenziazione dei rifiuti prodotti tramite misure di formazione dei dipendenti, sensibilizzazione dei consumatori e accordi di respiro strategico con gli operatori del settore, come questo che sono felice di siglare con Hera”. 

“Praticare la sostenibilità è un esercizio da fare in ogni gesto del quotidiano, uno sforzo che si compone di piccole azioni, ciascuna delle quali è importante– ha detto Stefano Venier, Amministratore Delegato del Gruppo Hera. Le aziende come Hera e come McDonald’s hanno l’obbligo di dare l’esempio per tutelare l’ambiente e le generazioni future, ed è quello che facciamo. In questo quadro i cittadini – ciascuno di noi – hanno un ruolo altrettanto importante, ovvero scegliere ogni giorno di fare la cosa giusta: perché dai rifiuti organici correttamente separati è possibile ricavare un biocarburante rinnovabile e a basso impatto ambientale, e così dagli oli usati di cucina. Da carta e plastica si ottengono materie prime “seconde” di qualità, che possono essere riciclate per produrre nuovi beni senza ulteriori consumi, e così via. I piccoli gesti del quotidiano – ha concluso Venier – sono indispensabili per alimentare l’economia circolare ed oggi, grazie alla collaborazione con McDonald’s, è possibile farli con semplicità anche alla fine di un pasto veloce”.

Marilisa Romagno
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