06/08/2014 - 20:28

Efficienza energetica predominante per le economie occidentali

L'efficienza energetica è lo strumento più economico per l'abbattimento delle emissioni di CO2, capace di generare domanda in un mercato dove sono attive molte imprese italiane e di ridurre il deficit della bilancia commerciale. Lo mette in evidenza un'analisi di Avvenia, leader italiano nel settore della White Economy e della sostenibilità ambientale.

L'efficienza energetica ha un ruolo predominante per far ripartire le economie occidentali attraverso un accrescimento della competitività del sistema produttivo. Lo sostiene Avvenia (www.avvenia.com), leader italiano nel settore della White Economy e della sostenibilità ambientale, secondo cui l'efficienza energetica non ha solo il pregio di essere lo strumento più economico per l'abbattimento delle emissioni di CO2, ma anche quello di generare domanda in un mercato dove sono attive molte imprese italiane, di ridurre il deficit della bilancia commerciale e di accrescere la sicurezza energetica.

In questo contesto l'Italia vanta un ottimo livello di avanzamento tecnologico, con alcune punte di eccellenza, tra le quali Avvenia, prima a introdurre la «Modellazione Dinamica Avvenia» che consente alle aziende di conseguire ancora maggiori risparmi energetici e ridurre ulteriormente le emissioni di CO2, ottenendo allo stesso tempo importanti vantaggi economici attraverso l'accesso al mercato dei Titoli di Efficienza Energetica.

«Con circa 500 mila addetti, il settore energetico rappresenta un importante segmento del sistema produttivo italiano» commenta l'ingegner Giovanni Campaniello, fondatore e amministratore unico di Avvenia. E proprio per questo la Strategia Energetica Nazionale sta orientando gli sforzi verso un miglioramento della competitività del sistema energetico che si inserisce nell'ambito del percorso di decarbonizzazione previsto dalla «Roadmap 2050» predisposta dalla Commissione Europea.

L'efficienza energetica è infatti un obiettivo prioritario dell'Unione Europea per dare un contributo decisivo alla competitività, alla sicurezza degli approvvigionamenti e al rispetto degli impegni assunti nel quadro del protocollo di Kyoto sui cambiamenti climatici.

«Le possibilità di riduzione esistenti sono notevoli in tutti i settori, dalle industrie manifatturiere all'edilizia, dalla siderurgia al Food and Beverage, e perfino ai trasporti ferroviari, come abbiamo recentemente dimostrato con il nostro progetto presentato in Trenitalia finalizzato alla revisione del complesso edificio-impianti di Milano Martesana che porterà a una riduzione dei consumi di oltre il 60%, con investimenti ammortizzati in 5 anni grazie al contributo dei Titoli di Efficienza Energetica» commenta il fondatore di Avvenia.

Già nel 2006 l'Unione Europea si era impegnata entro il 2020 a ridurre del 20% il consumo annuo di energia primaria, chiedendo ai Paesi membri di varare norme chiare e incentivi per ridurre gli sprechi e aumentare l'efficienza, a partire dagli edifici pubblici. In questo contesto il governo italiano ha varato una serie di misure per potenziare gli strumenti della Strategia Energetica Nazionale e centrare quindi l'obiettivo fissato dall'Ue.

In particolare la Strategia Energetica Nazionale si propone non solo di raggiungere entro il 2020 la riduzione delle emissioni di gas a effetto di circa 55 milioni di tonnellate l'anno, ma anche una maggiore sicurezza di approvvigionamento, una riduzione dei costi energetici con l'allineamento dei prezzi ai livelli europei e una crescita dell'occupazione mediante l'avvio di investimenti per 180 miliardi di euro sia nei settori energetici tradizionali che nella Green e nella White Economy.

Andrea Pietrarota
Direttore Responsabile