30/01/2018 - 17:10

Elezioni 2018: appello alla “sostenibilità” nei prossimi programmi politici

L’Allenza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) lancia un appello alle forze politiche italiane in vista delle prossime elezioni: “inserite lo sviluppo sostenibile nei vostri programmi

A ridosso della scadenza per la presentazione delle liste candidati per le prossime elezioni politiche di marzo, l’ASviS ha lanciato un appello (riassunto in 10 punti) in cui chiede un impegno trasversale a tutti i partiti e movimenti politici, al fine di garantire agli elettori che la prossima legislatura si occupi di sostenibilità.

sostenibilità

A ridosso della scadenza per la presentazione delle liste candidati per le prossime elezioni politiche di marzo, l’ASviS ha lanciato un appello (riassunto in 10 punti) in cui chiede un impegno trasversale a tutti i partiti e movimenti politici, al fine di garantire agli elettori che la prossima legislatura si occupi di sostenibilità.

L’Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) è la più grande rete di organizzazioni della società civile, composta da oltre 180 aderenti, e chiede ai leader dei partiti e movimenti politici impegnati nella campagna elettorale di rispettare l’impegno che l’Italia ha assunto nel 2015 sottoscrivendo, insieme ad altri 192 Paesi, l’Agenda 2030 dell’ONU e i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs nell’acronimo inglese), da cui sono scaturiti gli Accordi di Parigi sulla lotta ai cambiamenti climatici.

Si legge nell’appello che “Soddisfare i bisogni del presente permettendo alle future generazioni di soddisfare i propri: è la promessa dello Sviluppo Sostenibile” e partendo dal dato che vede l’Italia solo 30esima nella classifica di sostenibilità sociale e ambientale delle Nazioni Unite, l’Alleanza evidenzia che occorre accelerare per poter raggiungere gli obiettivi sui quali ci si è impegnati nel 2015.

Le proposte dell’Alleanza sono nate dai Gruppi di lavoro sui diversi SDGs, ai quali partecipano circa 300 esperti delle associazioni aderenti. In particolare, l’ASviS chiede ai leader delle forze politiche che partecipano alla competizione elettorale di impegnarsi a:

1. Inserire nella Costituzione il principio dello sviluppo sostenibile, come già fatto da diversi paesi europei.
2. Dare attuazione a una efficace Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile orientata al pieno raggiungimento dei 17 Obiettivi dell’Agenda 2030, da realizzare con un forte coordinamento della Presidenza del Consiglio.
3. Promuovere la costituzione, all’interno del futuro Parlamento, di un intergruppo per lo sviluppo sostenibile.
4. Rispettare gli Accordi di Parigi per la lotta ai cambiamenti climatici e ratificare al più presto le convenzioni e i protocolli internazionali già firmati dall’Italia sulle altre tematiche che riguardano lo sviluppo sostenibile.
5. Trasformare il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) in Comitato Interministeriale per lo Sviluppo Sostenibile, così da orientare a questo scopo gli investimenti pubblici.
6. Definire una Strategia nazionale per realizzare un’Agenda urbana per lo sviluppo sostenibile che si affianchi a quella già esistente per le aree interne, rilanciando il Comitato Interministeriale per le Politiche Urbane.
7. Istituire, nell’ambito della Presidenza del Consiglio, un organismo permanente per la concertazione con la società civile delle politiche a favore della parità di genere.
8. Coinvolgere la Conferenza Unificata per coordinare le azioni a favore dello sviluppo sostenibile di competenza dello Stato, delle Regioni e dei Comuni.
9. Raggiungere entro il 2025 una quota dell’Aiuto Pubblico allo Sviluppo pari allo 0,7% del Reddito Nazionale Lordo, coerentemente con gli impegni assunti dall’Italia di fronte alle Nazioni Unite.
10. Operare affinché l’Unione Europea metta l’impegno per attuare l’Agenda 2030 al centro della sua nuova strategia di medio termine.

 

Mariangela Lomastro
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