27/06/2017 - 13:10

Il futuro sostenibile? In Italia è nella mani delle donne, ce lo dice LifeGate

Secondo l’Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile 2017 di LifeGate ed Eumetra Monterosa la popolazione adulta femminile è mediamente più informata, consapevole e attenta alla sostenibilità ambientale e sociale della controparte maschile, orientando già oggi consumi e stili di vita delle famiglie italiane.
futuro sostenibile
Se le prossime generazioni disporranno di risorse sufficienti per una buona qualità della vita, buona parte del merito andrà più alla determinazione di milioni di donne che a qualsiasi accordo tra governi, sembra emergere proprio questo dal Terzo Osservatorio Nazionale sullo Stile di Vita Sostenibile 2017, realizzato da LifeGate in collaborazione con l’istituto di ricerca sociale, economica e di opinione Eumetra Monterosa. È infatti la donna, in qualità di responsabile delle scelte di acquisto e di consumo familiare, a indirizzare abitudini e acquisti verso la sostenibilità applicata a 360 gradi in tutti gli aspetti della vita quotidiana.

Donne mediamente più informate, consapevoli e appassionate degli uomini
La crucialità dell’universo femminile ai fini di un futuro sostenibile emerge a chiare lettere dall’indagine LifeGate-Eumetra Monterosa, condotta intervistando un campione rappresentativo della popolazione adulta italiana. Le donne, specialmente nella fascia d’età tra 18 e 34 anni, con un titolo di studio superiore e un’occupazione come studente, impiegato o docente, si dimostrano mediamente più informate, consapevoli, ma soprattutto più appassionate degli uomini sui temi e sulle applicazioni concrete della sostenibilità. Non sorprende, perciò, che le donne appaiano in prima fila nelle discussioni che riguardano ambiente e salute. Difatti, 6 donne adulte su 10 hanno ritenuto molto importante partecipare alla discussione sui danni alla salute legati all’olio di palma, mentre tra gli uomini la proporzione è stata di 5 ogni 10. Allo stesso modo, metà della popolazione femminile maggiorenne ha considerato un serio campanello d’allarme per l’ambiente l’elezione di Donald Trump a Presidente degli Stati Uniti, mentre l’81% si dichiara seriamente preoccupata per lo smog nelle grandi città.

Coerenza nell’abbracciare uno stile di vita sostenibile
Le donne italiane appaiono costantemente in maggioranza laddove i quesiti riguardino scelte coerenti con uno stile di vita sostenibile. Per esempio il 65% del campione femminile si è schierato a favore della riqualificazione energetica degli edifici e del definitivo passaggio alle energie rinnovabili contro il 59% nella controparte maschile.
Ancora, il 58% delle donne si è espresso per l’acquisto di prodotti sfusi come soluzione per rendere più vivibili le città, contro il 48% tra gli uomini. Il 30% delle intervistate evita di utilizzare l’autovettura privata, preferendo ove sia possibile mezzi di trasporto alternativi e a minor impatto ambientale, contro appena il 21% degli intervistati.
La coerenza dell’approccio femminile alla sostenibilità è riflessa anche nel 22% di consumatrici abituali di alimenti biologici, nel 30% che dichiara di consumare sempre cibi a Km 0 e in quel 24% disponibile ad acquistare un prodotto di cosmesi naturale anche se costasse più di quanto propone la concorrenza.

Nessun timore reverenziale verso le aziende
Consumatrici poco o nulla svagate, le donne italiane mostrano di non avere timori reverenziali nel valutare la sostenibilità di un’azienda. In termini di rilevanza, infatti, il 75% della popolazione femminile adulta considera molto importante la trasparenza delle informazioni su prodotti e servizi. Ancora più importanti agli occhi delle italiane sono però l’uso responsabile delle risorse (80%) e l’attenzione ai diritti dei lavoratori (85%). “Se la sostenibilità sta diventando uno stile di vista sempre più sentito e praticato nel nostro Paese questo è anche grazie all’impegno quotidiano, generoso e spesso oscuro, delle donne” - commenta Simona Roveda, Direttore Editoriale di LifeGate. “Su tematiche come la lotta all’inquinamento ambientale, ai cambiamenti climatici e allo spreco di risorse naturali noi donne abbiamo una sensibilità e una profondità di sguardo che ci derivano dall’essere protettrici della vita e che oggi stanno diventando un patrimonio comune della società italiana.”


Marilisa Romagno
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