01/01/2013 - 01:00

Quando il riscatto passa dal riciclo

Quando il riciclo indossa i panni del sociale. RICREA, il Consorzio Nazionale per il Riciclo e Recupero degli imballaggi in Acciaio, ha promosso una convenzione finalizzata al recupero ed al riciclo gli imballaggi in acciaio (ovvero barattoli, lattine, bombolette, tappi corona, fusti e scatolette), con la cooperativa sociale "Rebibbia Recicla", realtà che opera all'interno della casa circondariale della Capitale per conto del Consorzio Rolando Innocenti, azienda specializzata nel settore della raccolta, trasporto e recupero di rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi, nel bacino Est della regione Lazio.
Grazie a uno speciale impianto di selezione e cernita installato all'interno del penitenziario romano, i dipendenti della cooperativa - formata da un gruppo di undici detenuti coordinati da un tecnico esterno - si occupano di separare manualmente gli imballaggi in acciaio, alluminio e plastica, estraendoli dal materiale multileggero raccolto da più Comuni della provincia di Roma e quindi trasferito nella struttura.
Tra i rifiuti trattati figurano anche quelli prodotti direttamente nella casa circondariale: scatole, scatolette, contenitori. Imballaggi cosiddetti a "chilometro zero". Che non escono, cioè, dal carcere. Ma restano lì dove sono stati prodotti. Messi in riserva e quindi selezionati. Una volta recuperato, l'acciaio viene assemblato, pressato e inviato in acciaieria dove viene fuso e riconsegnato a nuova vita. RICREA riconosce un contributo alla cooperativa "Rebibbia Recicla" ed alla Innocenti Srl per il tipo di lavoro svolto ed il quantitativo di imballaggi raccolto.

L'esperimento nel carcere di Rebibbia prosegue con lusinghieri successi - anche grazie alla convenzione stipulata di recente con RICREA - non solo in ambito ambientale, ma anche in ottica sociale ai fini del reinserimento occupazionale dei detenuti. Così facendo, infatti, il lavoro sbarca direttamente all'interno di un penitenziario come quello di Rebibbia. E' qui che i lavoratori vengono assunti e possono svolgere la propria attività percependo un regolare stipendio, ma soprattutto acquisendo una formazione sul campo che poi possono spendere sul mercato del lavoro una volta finita di scontare la pena.

"I contenitori in acciaio recuperati all'interno della casa circondariale della Capitale - spiega Federico Fusari, direttore di RICREA - vanno, così, ad aggiungersi all'enorme mole di imballaggi strappati alle discariche e avviati al riciclo grazie all'azione del Consorzio". Nel 2011, per capirci, sono state immesse al consumo 465.000 tonnellate di imballaggi in acciaio, pari al peso di 65 Tour Eiffel e
di queste ne sono state raccolte quasi 385.000 tonnellate, pari al peso di 9625 vagoni Frecciarossa, e ne sono state riciclate oltre 352.000 tonnellate pari ad oltre 22.000 Km di binari ferroviari, ovvero l'equivalente di una ipotetica linea ferroviaria Lisbona - Mumbay (andata e ritorno). Un ottimo risultato che il Consorzio ha conseguito grazie all'attività dei comuni italiani - ad oggi 5.233 (il 65% del totale) - coinvolti nella raccolta differenziata degli imballaggi in acciaio".
Marilisa Romagno
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