01/01/2013 - 01:00

Condanna dell'EU per caccia in deroga

La Corte di Giustizia dell'Unione Europea ha condannato oggi la Regione Veneto (e tutta l'Italia) per le deroghe concesse ai propri cacciatori che dal 6 ottobre scorso possono liberamente abbattere anche le specie di uccelli protette, violando così una direttiva comunitaria 79/409/CEE.
 
In una nota diffusa dalla stessa Corte si legge "poiché la Regione Veneto ha adottato e applicato una normativa che autorizza deroghe al regime di protezione degli uccelli selvatici senza rispettare le condizioni stabilite dalla direttiva 79/409/CEE, concernente la conservazione degli uccelli selvatici, la Repubblica italiana è venuta meno agli obblighi ad essa incombenti".
 
"Era una sentenza attesa ed oggi è arrivata, e come prevedibile è stata di dura condanna per gli abusi commessi dal Veneto in fatto di caccia" hanno dichiarato in una prima nota a caldo le associazioni Animalisti italiani, Enpa, Lav, Legambiente, Lipu e WWF Italia.

"Si tratta di un nuovo pesante smacco per la cattiva caccia italiana e in particolare per la Regione Veneto, che in questi anni ha ripetutamente violato la direttiva, come dimostrato da procedure di infrazione e sentenze della Corte, e che continua a violarla, visto che anche quest'anno, per l'ennesimo consecutivo, la regione ha autorizzato l'abbattimento di uccelli protetti non cacciabili, ignorando il rischio della condanna."
"La sentenza della Corte europea, unitamente a quella dello scorso luglio contro la Repubblica italiana, apre ora una nuova fase nell'annosa vicenda della caccia in deroga, ponendo la regione Veneto e in generale l'Italia ad un passo dalle sanzioni economiche, che, in assenza di correzioni radicali, saranno la prossima decisione della Corte.

"A questo punto appare inevitiabile che Zaia fermi le deroghe attualmente in atto in Veneto e che i ministri Prestigiacomo e Galan e in generale il Governo italiano intervengano con rapidità e fermezza, per porre fine all'anarchia pura che governa gran parte della caccia italiana, tra deroghe, inapplicazioni, infrazioni e illegittimità costituzionali" hanno concluso le associazioni ambientaliste.
Lisa Zillio
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