26/03/2013 - 19:14

Enel Smart Grid all'Aquila per la ricostruzione ecosostenibile

Protocollo d’intesa fra il comune dell'Aquila e Enel per utilizzare la Smart Grid. Tra gli obiettivi, riduzione CO2 e sviluppo dell’efficienza energetica
Così come i consumatori cercano sempre nuove strategie per risparmiare sui costi dell’energia, confrontando le tariffe di energia elettrica più vantaggiose dei vari operatori o mettendo in atto alcune buone abitudini volte al contenimento degli sprechi, allo stesso modo le città si stanno mobilitando per promuovere la tematica dell’efficienza energetica, in particolar modo per risollevarsi da una condizione di particolare difficoltà.
Stavolta per i consumatori non si tratta di sottoscrivere le offerte di Enel, ma di beneficiare di un progetto più ampio in cui l'azienda fornirà le proprie competenze in materia di infrastrutture per la distribuzione dell'elettricità.
 
Trasformare L’Aquila in una “Smart City” dell’energia elettrica. È questo il primo obiettivo dell’accordo firmato dal Comune abruzzese con Enel Distribuzione “L’infrastruttura Smart Grids per L’Aquila ed il suo ruolo nell’abilitazione di tecnologie e servizi per la Smart City”. Il protocollo d’intesa prevede la realizzazione di interventi per l'aumento dell’efficienza nella distribuzione di energia, grazie alle Smart Grids, all’interno della città. 
 
Il progetto dell’accordo sottoscritto da Enel Distribuzione e Città dell’Aquila è costituito da quattro macro categorie di interventi, legate all'ottimizzazione e al controllo della rete, allo sviluppo di un piano per la mobilità sostenibile e, infine, alla comunicazione e alla promozione di attività future sulla sostenibilità ambientale.  
 
Diversi i vantaggi previsti dall’adozione della tecnologia Smart Grid per L’Aquila, dove nei giorni scorsi è stato  approvato il cronoprogramma della ricostruzione dopo il terremoto del 2009. L’introduzione delle infrastrutture Smart City porterà il “miglioramento della qualità del servizio per l’utente finale” - riporta una nota del Comune - “mediante la riduzione del numero delle interruzioni nella fornitura di energia e della loro durata, nonché attraverso una migliore gestione operativa della rete elettrica; l’incremento della hosting capacity; lo sviluppo della mobilità elettrica, garantendo un aumento dell’efficienza energetica ed una riduzione delle emissioni di CO2 legate al settore dei trasporti”.
 
Presente per la firma del protocollo il Ministro uscente per la Coesione territoriale Fabrizio Barca, in visita nella città per osservare i progressi nella ricostruzione nel cratere. Il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente ha illustrato al ministro i punti più critici di tale processo. “Allo stato attuale, perché tutto il Comune venga ricostruito definitivamente” - ha spiegato il sindaco - “servono ancora 7 miliardi di euro. Possiamo farcela, attingendo alla cassa depositi e prestiti, meccanismo tramite il quale lo Stato assume un mutuo riprendendoselo in poco tempo solo con le tasse”.
 
Passare dallo status di città “terremotata” a quello di “smart city” è evidente che sia difficoltoso, ma il percorso ad ostacoli non deve fermare le iniziative in corso e i finanziamenti che sono già stati stanziati in merito ai progetti smart. Nel 2009 il terremoto ha spazzato via, oltre a migliaia di vite umane e di case, la storia di molti di questi, e sentire parlare dell’Aquila in termini di ripresa e di sviluppo, fa pensare che l’unica cosa che il terremoto non ha portato via, è la speranza di una rinascita e la voglia di superare una tragedia interiore.
 
Il compito di risanare la devastazione del tessuto sociale ed economico del territorio abruzzese è in mano alle Amministrazioni che più di tutti hanno il dovere di incrementare la ricrescita e la ricostruzione della città, se non che quello di rimettere insieme i pezzi di quella che era una comunità salda e unita.
 
La costruzioni di reti energetiche intelligenti sta alla base di questi ragionamenti in quanto è dalle fondamenta che deve avvenire la ricostruzione di una città più solida di prima, che possa contare sull’intelligenza degli edifici di nuova generazione. Le smart grid infatti, sono parte di un sistema di controllo energetico – che utilizza le energie alternative – a basso impatto ambientale che modellano l’edilizia sulla base della sostenibilità.
 
Nello specifico, infatti, una smart grid è formata da una rete di informazione e una rete di distribuzione elettrica che “cooperano” nella produzione e nel controllo di energia (rinnovabile): l’intelligenza di questo sistema sta proprio nella distribuzione efficiente d’energia nei vari edifici che ottimizzi il passaggio di corrente controllando la variazione del suo valore nominale. 
SuperMoney
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