01/01/2013 - 01:00

Enel: a Brindisi il primo impianto per la cattura della CO2

È stato inaugurato ieri presso la centrale termoelettrica Federico II di Brindisi l'innovativo impianto pilota di cattura e sequestro dell'anidride carbonica in grado di trattare 10.000 metri cubi l'ora di fumi provenienti dalla centrale e separare 2,5 tonnellate l'ora di CO2, fino a raggiungere un massimo di 8.000 tonnellate l'anno.
 
Grazie alle innovative tecnologie di CCS (Carbon Capture & Storage) è infatti possibile catturare la CO2 dai fumi in uscita dagli impianti a combustibili fossili e, una volta liquefatta, confinarla in un sito geologicamente sicuro.
"La realizzazione dell'impianto di Brindisi - ha sottolineato Fulvio Conti, Amministratore delegato e direttore generale di Enel - è un passo importante nello sviluppo delle nuove tecnologie su cui si costruirà il futuro energetico del mondo. La cattura della anidride carbonica ed il successivo sequestro permetterà di continuare ad utilizzare combustibili fossili, eliminando drasticamente le emissioni di CO2, un gas non inquinante ma considerato il principale responsabile dell'effetto serra. Con le rinnovabili e il nucleare, sarà una delle risposte vincenti alla sfida di avere energia abbondante rispettosa dell'ambiente. Enel ha una leadership mondiale nella ricerca e sviluppo di tecnologie per migliorare le prestazioni degli impianti termoelettrici, destinati a rivestire un ruolo importante ancora per diversi decenni. In Italia, con un mix equilibrato costituito da fonti rinnovabili, carbone pulito, nucleare e gas, potremmo ridurre la bolletta delle famiglie e delle imprese, allineandoci agli altri paesi europei".
 
L'obiettivo del progetto, in linea con la Piattaforma Europea "Zero Emission Fossil Fuel Power Plants", è rendere possibili nel giro di un decennio centrali elettriche a combustibili fossili a zero emissioni.
"L'inaugurazione di questo impianto pilota per la cattura e lo stoccaggio della CO2 rappresenta per l'Italia il primo traguardo importante di un percorso cominciato due anni e mezzo fa con la firma presso il Ministero dell'Ambiente del protocollo di intesa con Enel ed Eni finalizzato alla verifica e diffusione delle tecniche di cattura della CO2 e alla promozione delle fonti rinnovabili" ha dichiarato il ministro Stefania Prestigiacomo intervenendo all'inaugurazione dell'impianto.
 
"Il Progetto di CCS italiano - ha ricordato il ministro - è stato inserito fra quelli finanziati dall'UE per approfondire e implementare questa tecnologia che si inserisce a pieno titolo fra quelle finalizzate alla costruzione di modelli di sviluppo sostenibile consentendo, quando sarà attuabile su vasta scala, l'abbattimento delle emissioni del principale gas serra negli impianti energetici che usano combustibili fossili". 

Lisa Zillio
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