20/02/2016 - 12:30

Bike Challenge Milano: premiati i lavoratori che pedalano di più

Consegnati i premi ai vincitori del Bike Challenge Milano, la coinvolgente sfida gratuita portata in Italia da FIAB-Federazione Italiana Amici della Bicicletta nell'ambito del progetto europeo BikeToWork che ha coinvolto nell'area milanese aziende, imprese, enti pubblici e privati di ogni dimensione, per un totale di 2.154 persone.
Città Metropolitana di Milano, RAI, Politecnico di Milano, Camera di Commercio, BT Italia, Pearson Italia, Bitmama, Arcadis Italia, Agenzia Mobilità Ambiente Territorio, Amsa, STMicroelectronics. E, poi, aziende e realtà come Mobility In Chain, Metropolitana Milanese, KMPG, Backcounty.it, Regione Lombardia e Università agli Studi. Sono solo alcuni nomi dei vincitori del Bike Challenge Milano, la coinvolgente sfida gratuita portata in Italia da FIAB-Federazione Italiana Amici della Bicicletta nell'ambito del progetto europeo BikeToWork promosso dalla ECF-European Cyclists' Federation, e che ha coinvolto nell'area milanese ben 92 organizzazioni tra aziende, imprese, enti pubblici e privati di ogni dimensione, per un totale di 2.154 persone, tra dipendenti e collaboratori che, attraverso l'app LoveToRide, hanno registrato 20.262 pedalate casa/lavoro per un totale di quasi 300.000 km percorsi in bicicletta. La consegna dei premi e dei riconoscimenti alle aziende che hanno messo in sella più lavoratori, ai dipendenti che hanno coinvolto più colleghi nell'iniziativa Bike Challenge Milano e che hanno pedalato di più e ai fortunati vincitori dei premi estratti a sorte tra i partecipanti si è svolta martedì 16 febbraio a Palazzo Marino, alla presenza dell'assessore alla mobilità del Comune di Milano Pierfrancesco Maran e della presidente di FIAB Giulietta Pagliaccio. Di respiro internazionale il progetto BikeToWork incentiva l'utilizzo della bicicletta negli spostamenti casa-lavoro sia con iniziative e attività che valorizzano tutti i vantaggi del regolare uso della bicicletta (benefici per la salute delle persone, per l'ambiente, e positive ricadute economiche nei luoghi di lavoro), sia attraverso uno specifico programma volto a rendere le aziende accoglienti per i ciclisti e ad accompagnarle in un processo di certificazione europea di "azienda bike-friendly".

"Il momento è certamente propizio se si considera che, proprio in febbraio, è entrata in vigore la Legge 221 che riconosce sempre la copertura assicurativa INAIL per chi si reca al lavoro in bicicletta: un'istanza fortemente sostenuta da FIAB già a partire dal 2007 con la campagna 'In Itinere' - commenta Giulietta Pagliaccio - Anche dal Governo sono arrivati segnali concreti con le risorse della Legge di Stabilità per la mobilità ciclistica e, in particolare, con gli stanziamenti del Collegato Ambientale per il finanziamento di specifici progetti di bike2work e bike2school". "Il successo di questa bella sfida lanciata da FIAB ci spinge a lavorare ancor più convintamente al progetto di rimborso per chi va in bici a lavoro, sul modello francese - dichiara l'assessore Maran - Come noi, anche altre città italiane hanno manifestato l'intenzione di partecipare al bando ministeriale che metterà a disposizione risorse per la mobilità sostenibile negli spostamenti quotidiani di lavoratori e studenti, offrendo un incentivo economico per tutti quelli che sceglieranno le due ruote per muoversi in città. A Milano sono sempre più numerosi quelli che lo fanno, ma vogliamo che la cultura della bicicletta continui a diffondersi, anche tra i più diffidenti".

L'invito da parte di FIAB a pedalare con costanza continua: in attesa del prossimo Bike Challenge, annunciato per giugno, chi usa la bicicletta per recarsi al lavoro, ovunque in Italia, può registrate i tragitti percorsi direttamente sulla piattaforma Biketowork.it o tramite l'app LoveToRide. "Tutte queste informazioni rappresentano un contributo importante che ci permette di mappare con una maggiore precisione i flussi del bike-to-work nelle diverse stagioni, sia nel capoluogo lombardo come in altre aree metropolitane, fornendo così indicazioni utili alle amministrazioni locali, per stabilire efficaci priorità d'intervento sul territorio in materia di mobilità ciclistica" conclude Giulietta Pagliaccio.
Marilisa Romagno
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