09/12/2014 - 11:30

Mobilità: pubblicato il Piano nazionale per la ricarica dei veicoli elettrici

Raddoppio entro il 2030 del numero mondiale di veicoli elettrici, passando dall'attuale 800 milioni a 1,6 miliardi. Un salto tecnologico obbligato in grado di assicurare una mobilità sostenibile a lungo termine per "decarbonizzare" i trasporti.
La strategia intende perciò aiutare l'industria europea ad assumere nel mondo un ruolo di protagonista nello sviluppo delle tecnologie di propulsione alternative. La tendenza generale verso il trasporto sostenibile implica che l'industria automobilistica europea potrà rimanere competitiva soltanto conquistando il primato nel campo delle tecnologie verdi. L'industria europea dovrà perciò progressivamente uscire dalla situazione attuale e riorientare la sua produzione puntando su veicoli "puliti" ed efficienti dal punto di vista energetico; questo le consentirà di accrescere la sua competitività, creare occupazione nel settore dell'automobile e in altri settori a monte e a valle e ristrutturarsi con successo. Questa iniziativa si pone in continuità con l'iniziativa per le "auto verdi", adottata nel quadro del piano di rilancio dell'economia europea nel novembre 2008. Questa strategia si propone di creare un quadro, neutrale nei riguardi delle tecnologie, idoneo a favorire la produzione di veicoli non inquinanti ed efficienti in termini di energia. Due indirizzi devono essere seguiti simultaneamente: la promozione di veicoli puliti ed efficienti sul piano energetico basati su motori a combustione interna di tipo convenzionale e la facilitazione dell'applicazione di tecnologie innovative in veicoli a bassissimo consumo di carbonio.

Sono stati realizzati diversi studi in materia: lo "Study on Clean Transport Systems" (studio sui sistemi di trasporto puliti) ha esplorato i possibili contributi dei combustibili alternativi per conseguire l'obiettivo di riduzione del 60% delle emissioni di gas serra fissato dal Libro bianco sui trasporti e il "CTS Implementation Study on Alternative Fuels Infrastructure" (studio sull'attuazione di specifiche tecniche comuni nel settore dell'infrastruttura per i combustibili alternativi) ha preso in esame le differenti opzioni per sviluppare a livello di Unione europea un'infrastruttura per combustibili alternativi. Lo studio "EU Transport GHG: Routes to 2050" ("Le emissioni di gas serra nel settore dei trasporti dell'UE: itinerari per il 2050") ha preso specificamente in esame gli aspetti della decarbonizzazione rilevanti ai fini della presente iniziativa e le conclusioni cui è pervenuto hanno sottolineato il ruolo fondamentale di un continuo miglioramento dell'efficienza tecnica dei veicoli in combinazione con l'uso di combustibili alternativi per garantire un buon rapporto costi-efficacia dell'intero pacchetto strategico.

È opportuno evitare la frammentazione del mercato interno derivante dall'introduzione non coordinata sul mercato di combustibili alternativi. Il coordinamento dei quadri strategici di tutti gli Stati membri deve garantire, pertanto, la sicurezza di lungo termine necessaria per favorire gli investimenti pubblici e privati nelle tecnologie dei veicoli e dei carburanti e per la costruzione dell'infrastruttura. È opportuno, pertanto, che gli Stati membri elaborino quadri strategici nazionali in cui illustrano i propri obiettivi, e relative azioni di supporto, in materia di sviluppo del mercato dei combustibili alternativi, compresa la necessaria infrastruttura da realizzare. È necessario che gli Stati membri cooperino con gli altri Stati membri confinanti a livello regionale o macroregionale, mediante consultazioni o quadri strategici comuni, soprattutto quando ciò sia necessario per garantire la continuità della copertura infrastrutturale per i combustibili alternativi sui due lati dei confini nazionali o per la costruzione di nuove infrastrutture in prossimità dei confini nazionali. La Commissione deve garantire il coordinamento dei quadri strategici nazionali citati e la loro coerenza a livello UE successivamente a una loro valutazione periodica.

L'elettricità è un combustibile pulito, idoneo in particolare per favorire la diffusione dei veicoli elettrici, compresi quelli a due ruote, negli agglomerati urbani con vantaggi in termini di miglioramento della qualità dell'aria e riduzione dell'inquinamento acustico. Gli Stati membri devono fare in modo che siano creati punti di ricarica per veicoli elettrici in quantità tale da garantire una copertura sufficiente, almeno due volte il numero dei veicoli. I proprietari privati di veicoli elettrici dipendono in larga misura dall'accesso ai punti di ricarica ubicati in parcheggi collettivi di condomini, uffici e zone commerciali. Per venire incontro ai cittadini, è opportuno che le autorità pubbliche adottino disposizioni regolamentari per garantire che i progettisti e i gestori dei siti citati mettano a disposizione l'infrastruttura adeguata con un numero sufficiente di punti di ricarica per veicoli elettrici.

Nel predisporre l'infrastruttura per i veicoli elettrici è necessario tenere conto dell'interazione di tale infrastruttura con il sistema elettrico come pure della politica dell'Unione in materia di energia elettrica. È necessario che la creazione e il funzionamento dei punti di ricarica dei veicoli elettrici siano realizzati con le modalità di un mercato concorrenziale con accesso aperto a tutte le parti interessate alla creazione o alla gestione di infrastrutture di ricarica. I veicoli elettrici potrebbero contribuire alla stabilità della rete elettrica ricaricando le batterie in periodi domanda generale di elettricità ridotta e reimmettendo nella rete l'elettricità contenuta nelle batterie in fasi di elevata domanda generale di elettricità. Per questo i punti di ricarica dovrebbero essere dotati di contatori intelligenti e il prezzo dell'elettricità nei punti di ricarica dovrebbe essere basato sul mercato, in modo da promuovere un consumo (e uno stoccaggio) flessibile dell'elettricità grazie a una tariffazione dinamica.

fonte: mit.gov.it
Tommaso Tautonico
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