04/05/2013 - 12:49

Mobilità: "Cura di trasporto pubblico, ferro e bici per le nostre città"

Sono pe parole dell'Onorevole Realacci che aderisce alla manifestazione l'Italia cambia strada per una mobilità nuova e annuncia due proposte di legge per la mobilità ciclabile.
"Ottima e condivisibile l'iniziativa della Rete per una Mobilità Nuova - la coalizione di oltre 150 sigle tra cui Legambiente, Libera Slow Food, Tci, Coldiretti, Aiab, Cittadinanzattiva, Mdc, Intersos, Spi Cgil, Uisp - per promuovere una mobilità fondata sull'uso del trasporto pubblico locale, dei treni, delle bici e dell'intermodalità e rispondere così alle esigenze di trasporto di milioni di cittadini liberando al contempo le nostre città dallo smog e dal traffico. Inquinamento e traffico sono ormai da troppo tempo delle vere e proprie emergenze per i nostri centri urbani e vanno affrontati alla radice. La riduzione delle emissioni di anidride carbonica, per altro, fa parte degli impegni che l'Italia ha già assunto in sede internazionale e comunitaria con il Protocollo di Kyoto e il cosiddetto programma del «20-20-20»", lo afferma Ermete Realacci, responsabile green economy del Pd, annunciando la sua adesione alla manifestazione l'Italia cambia strada per una mobilità nuova prevista per oggi sabato 4 maggio a Milano.

"Ripensare le politiche per la mobilità - prosegue Realacci - è un cambiamento reso necessario anche dalla crisi, che si riflette sugli stili di vita dei cittadini: l'Aci/Censis stima una diminuzione nell'uso dell'auto di -5/7% km/anno, così come calano i consumi dei carburanti, -10,5% per la benzina e -9,7% per il diesel". "Per dare il necessario impulso a una mobilità sostenibile - dichiara Ermete Realacci - ho presentato due disegni di legge: uno che promuove lo sviluppo dell'uso della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano, riconosce la ciclabilità come soluzione efficace e a impatto zero per gli spostamenti cittadini personali su mezzo privato e mira a garantire la sicurezza delle persone che scelgono di spostarsi in bici; il secondo, che aveva presentato il Senatore Francesco Ferrante nella passata Legislatura, per il recupero del nostro patrimonio ferroviario inutilizzato e per la sua integrazione con un sistema di mobilità dolce e di itinerari ciclo-pedonali. In entrambi i casi si tratta di proposte trasversali, aperte al sostegno di tutte le forze politiche, che hanno già raccolto la firma di molti altri colleghi e spero possano iniziare rapidamente il proprio iter in Parlamento".

"E' inoltre necessario - spiega Ermete Realacci - riconosce e risarcisce anche l'infortunio occorso al cittadino che si reca al lavoro in bicicletta, così come richiesto dalla petizione popolare promossa da Fiab e dal movimento Salvaiciclisti. Una misura attesa e urgente, da me sottoposta all'attenzione del ministero del Lavoro con una interrogazione presentata nella scorsa Legislatura, rimasta senza risposta nonostante le sollecitazioni, e ripresentata pochi giorni fa (A.C. 4-00311)". "Considerando che la mobilità urbana, locale e pendolare, assorbe il 97,2% dei nostri spostamenti - conclude Realacci - bisogna incrementare il trasporto pubblico e i mezzi di trasporto non motorizzati all'interno delle aree urbane e razionalizzare le risorse destinate alle infrastrutture per la mobilità. Dando assoluta priorità ai mezzi e alle risorse per i pendolari. Così come chiedevo anche in un'interrogazione dello scorso dicembre ai ministri per le Infrastrutture e i Trasporti e per gli Affari Europei".
Tommaso Tautonico
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