01/01/2013 - 01:00

Vetture zeroemission, il futuro

Un recente studio della Frost & Sullivan, visto il crescente interesse mondiale verso le vetture zeroemission, ha analizzato le tecnologie applicate al mercato del solare nell'industria automotiva europea, analizzando con particolare attenzione le celle solari al polisilicio, thin film e di terza generazione.
L'industria automobilistica è nel bel mezzo di una fase evolutiva in cui i motori a combustione interna saranno progressivamente rimpiazzati da motori a batteria, magari alimentati grazie ad energia prodotta dall'eolico, o istallando stazioni di ricarica ad energia solare. Attualmente le celle solari non sono una delle soluzioni preferite visto il rapporto tra l'alto costo e la bassa resa in termini di emissione energetica. L'avanzamento tecnologico porterà, però, ad un miglioramento di questo rapporto e ad una maggiore competitività delle celle solari nelle applicazioni automotive.
Presto però le celle solari costeranno molto meno e permetteranno una diffusione capillare della tecnologia, dando la possibilità ai costruttori di immettere sul mercato veicoli dai prezzi competitivi riuscendo, grazie all'utilizzo del thin film, a ridurre anche l'altro problema che sta frenando la diffusione delle celle: il loro peso eccessivo. Le case automobilistiche stanno investigando sull'uso di tecnologie thin film già in commercio per l'impiego nell'uso di tetti veicolari avanzati e hanno già sviluppato prototipi. Le celle solari di terza generazione, che sono oggi in fase di sviluppo, saranno quasi certamente utilizzate all'interno del veicolo oltre che sul tetto per esempio su portiere e finestrini.
Dallo studio emerge inoltre che i pannelli solari in silicio policristallino sono pesanti e il loro peso porta ad una riduzione nella prestazione e nella durata delle batterie solari nelle vetture elettriche e negli ibridi, cosi come l'efficienza energetica nelle vetture convenzionali.
 
Tommaso Tautonico
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