17/06/2013 - 20:00

Turismo: resort sempre più green nell'isola di Vulcano

Siglato un accordo dal Direttore Generale del Ministero Clini e dall'imprenditrice Federica Barbaro, per sviluppare progetti comuni finalizzati all'analisi, riduzione e neutralizzazione dell'impatto sul clima delle strutture ricettive. Obiettivo: tutelare l'ecosistema in un arcipelago già classificato "Patrimonio dell'Umanità" dall'Unesco.
Un Resort progettato nel rispetto dell'ambiente che sorge a Vulcano, nella cornice dell'arcipelago delle Eolie, inserito nel Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco, si schiera in prima linea nella lotta alle emissioni di carbonio che minacciano il futuro dell'ecosistema. È il "Mari del Sud Resort & Village Giardino Mediterraneo", residenza alberghiera di nuovissima concezione della Pietro Barbaro S.p.A., società capogruppo del Gruppo Barbaro, che ha di recente stipulato con il Ministero dell'Ambiente un accordo volontario per la Promozione di progetti comuni finalizzati all'analisi, riduzione e neutralizzazione dell'impatto sul clima delle strutture ricettive turistiche. L'intesa, che avrà la durata di 12 mesi, è stata siglata a Roma dal Direttore Generale del Ministero dell'Ambiente Corrado Clini e dall'imprenditrice Federica Barbaro del Resort di Vulcano. Consapevole del proprio ruolo primario in un settore cruciale per il Paese quale è il turismo (specie in un momento di crisi come l'attuale) e del valore aggiunto che questo percorso green può rappresentare per un contesto ambientale già inserito nella lista dei "Patrimoni dell'Umanità dell'Unesco", "Mari del Sud Resort" ha deciso di avviare con il Dicastero una collaborazione che prenderà il via con l'impegno a condurre l'analisi e la contabilizzazione delle emissioni di CO2 (carbon footprint) prodotte dalla gestione della struttura turistica, per poi procedere in una seconda fase alla loro riduzione e/o neutralizzazione attraverso i meccanismi del Protocollo di Kyoto.

Da parte del Ministero, impegnato da tempo nel supporto agli impegni volontari delle imprese, c'è anche l'obiettivo di favorire la sperimentazione e la messa a punto di metodologie ed esperienze replicabili nel settore turistico e ricettivo. La struttura ricettiva sull'isola di Vulcano è stata ritenuta dal Ministero idonea a stipulare l'accordo in quanto ha fatto proprio il concetto di eco-sostenibilità sin dalla fase di progettazione del Resort, concepito e realizzato nell'ottica della sostenibilità ambientale. Da parte della Barbaro S.p.A., l'intesa è perfettamente in armonia con la "mission" originaria del Resort. "Il nostro intento da sempre è proporre un soggiorno all'insegna dell'ecosostenibilità - spiega Federica Barbaro, imprenditrice impegnata nel settore marittimo, con una flotta che naviga dal Mediterraneo alla Russia -, offrendo un'autentica esperienza d'immersione nella natura e nei segreti della vulcanologia, della geotermia, della botanica e dei fondali marini".

La "Mari del Sud Resort & Village Giardino Mediterraneo", negli ultimi anni ha inoltre avviato iniziative virtuose in linea con i principi di sviluppo sostenibile: ad esempio la riqualificazione energetica dell'albergo e l'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili per la produzione di energia elettrica e termica a servizio della struttura. "Abbiamo sviluppato queste azioni - aggiunge Federica Barbaro - anche perché gli utenti finali sono sempre più sensibili al valore ambientale delle proprie scelte e perché tale valore è percepito in misura crescente anche come un fattore di competitività". Un aspetto, quest'ultimo, osservato anche dal Ministero dell'Ambiente. L'esperienza degli ultimi anni, infatti, suggerisce che il label di carbon footprinting è percepito dai consumatori come un indice di qualità e sostenibilità delle imprese e dei prodotti.

L'impegno assunto con questo accordo dalla "Mari del Sud Resort" è rivolto al benessere del proprio territorio e del pianeta in generale: "Siamo molto determinati - conclude Federica Barbaro - nel voler dare il nostro contributo alla realizzazione degli obiettivi del Pacchetto Clima-Energia" adottato nel 2008 dal Consiglio dell'Unione Europea, che impegna l'Italia, come tutti gli altri Stati membri, a ridurre le proprie emissioni di gas ad effetto serra del 20% entro il 2020, ad aumentare l'efficienza energetica del 20% ed ad impiegare almeno il 20% di fonti rinnovabili sul totale dei consumi di energia".
Tommaso Tautonico
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