01/01/2013 - 01:00

Turismo: la Sardegna deve puntare sulla qualità

Questo l'invito di Legambiente Turismo che ha premiato - alla Bitas di Nuoro - le 9 strutture turistiche che hanno costituito la prima rete di aziende composta da 7 hotel, 1 camping e un "diving" che attuano buone pratiche ambientali nell'ogliastra e nel nuorese.
L'iniziativa ha un buon successo: dai risultati delle interviste a oltre 200 imprenditori aderenti a Legambiente Turismo in tutta Italia emerge la soddisfazione per la scelta compiuta: i turisti apprezzano, si riducono i costi e gli sprechi, si valorizza il territorio, si fidelizza la clientela e si qualifica il personale. Legambiente Turismo - con il presidente di Legambiente Turismo Luigi Rambelli, Renato Cherchi, della segreteria regionale di Legambiente e con la partecipazione dell'Assessore Regionale al turismo Luigi Crisponi - ha premiato oggi a alla BITAS di Nuoro un esempio eccellente di buone pratiche ambientali. Si tratta di un gruppo di 9 strutture segnalate dall'associazione, sulla base dei risultati dei controlli nelle aziende svolti l'estate scorsa, per l'eccellente gestione ambientale dei loro esercizi e "per aver svolto un buon lavoro all'interno del loro gruppo allo scopo di migliorare e valorizzare le loro attività". Si tratta di 7 Hotel: l'Oasi di Cala Gonone in provincia di Nuoro e il Domus de Janas di Torre di BariSardo, il Baja Azzurra di Torre di Bari, il Genna 'e Masoni di Marina di Cadeddu, il Rifugio d'Ogliastra di S.Antonio), il Su Marmuri di Ulassai, il Marie Clair di Lanusei; 1 Camping: il "La Pineta" in località Planargia) e una struttura di servizi (il "Diving" d'Ogliastra). In queste strutture in particolare si riducono i rifiuti, si fa la raccolta differenziata, si risparmiano acqua e energia, si usano e valorizzano prevalentemente prodotti locali, si danno consigli ai clienti sulle possibilità di viaggiare leggero; si promuovono i beni culturali e ambientali, si consigliano e/o si organizzano escursioni sul territorio si comunica ai clienti l'impegno ambientale assunto.

«Questi esempi - ha detto Luigi Rambelli, Presidente di Legambiente Turismo - dimostrano la consapevolezza della necessità di puntare sulla qualità come strumento per rafforzare il turismo in Sardegna. Lo provano sia i risultati dell'Eurobarometro della commissione Europea che le risposte alle domande dell'indagine SMART sugli effetti della sostenibilità ambientale nelle imprese e nelle località turistiche italiane, di 203 aziende aderenti a Legambiente Turismo. Si tratta - ha aggiunto - di un campione significativo se si considera che in Italia sono 800 in tutto le imprese turistiche con marchi ambientali. Di queste circa 400 sono aderenti a Legambiente Turismo». L'indagine SMART ispirata da NECSTOUR, la rete europea delle regioni, scaricabile dal sito web <www.legambienteturismo.it> offre uno spaccato del settore fatto in gran parte (il 61%) di microimprese di grande qualità. Ci sono anche ottimi spunti di riflessione: il 57% degli imprenditori intervistati riferisce che l'etica ambientale è importante per i turisti; il 35% afferma che i turisti cercano aziende con marchio ambientale affidabile; il 55% degli imprenditori parla di soddisfazione e apprezzamento dei turisti; il 54% dice di aver ridotto costi e sprechi; il 34% ritiene che la presenza di aziende di questo tipo valorizzi il territorio; il 15% dice anche che c'è un beneficio per il fatturato.

«Il turismo, per la Sardegna - ha detto Vincenzo Tiana, Presidente di Legambiente Sardegna - è un fondamentale elemento di sviluppo locale. Il turismo "consapevole" e di "scoperta" capace di far ruotare intorno all'ospite quel patrimonio di natura, cultura, enogastronomia e del saper fare, di cui è ricca la nostra regione, rappresenta infatti un'opportunità di crescita per le comunità locali. A tal proposito risultano vincenti quelle esperienze che uniscono in azioni congiunte e lungimiranti le istanze espresse dagli operatori di settore, enti territoriali e mondo ambientalista. A ciò si unisce l'offerta di innovazione tecnologica che in parte riesce a riequilibrare l'impatto antropico proprio del turismo attraverso misure idonee e efficienza energetica, risparmio delle risorse e mobilità a basso impatto ambientale. Tutto questo per un turismo che si fa sempre più consapevole e attento alla conservazione del patrimonio paesaggistico e culturale del territorio».
Tommaso Tautonico
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