01/01/2013 - 01:00

Sardegna: direttive per i contributi al settore turistico

La Regione Sardegna, ha approvato il bando per i contributi a favore delle imprese del settore turismo per agevolare 'Interventi materiali e immateriali per completare e migliorare l'offerta delle imprese turistiche'.
Il Bando è rivolto a piccole e medie imprese del comparto ricettivo (albergo, villaggio albergo, albergo diffuso, albergo residenziale, villaggio turistico, campeggio, affittacamere, case e appartamenti per le vacanze, turismo rurale) e comprende un contributo a fondo perduto del 40% o del 35%.
Beneficiari sono le imprese che intendano realizzare interventi finalizzati a:
·alla riqualificazione dell'offerta turistica;
·alla dotazione di servizi diversificati e attrattivi nell'ottica della destagionalizzazione;
·all'acquisizione dei sistemi di certificazioni di qualità e ambientale, compreso il risparmio energetico (autoproduzione del fabbisogno tramite fonti di energia rinnovabile e alternativa);
Gli incentivi saranno destinati alla riqualificazione generale dell'offerta, alla dotazione di servizi diversificati e attrattivi in linea con le aspettative espresse dall'utenza e all'acquisizione dei sistemi di certificazione di qualità e ambientale.

In generale, il contributo in conto impianti per le PMI è nei limiti del 35% delle spese ritenute ammissibili.
In alternativa è in regime 'de minimis' nella misura massima del 40% delle spese ammissibili, per un importo comunque non superiore ai 200mila euro.
Saranno ammissibili al contributo, preferibilmente programmi di investimento volti a:
  • miglioramento della struttura esistente e del servizio offerto;
  • miglioramento dell'impatto ambientale legato all'attività produttiva;
  • riorganizzazione, al rinnovo e all'aggiornamento tecnologico dell'impresa;
  • adozione di strumentazione informatica per il miglioramento del processo produttivo e/o dell'attività gestionale.

Nell'ambito delle attività sono ammissibili:
·le spese per 'servizi annessi', ossia strutture e impianti attraverso i quali viene migliorata la qualità del servizio ricettivo offerto da una singola attività e che siano funzionalmente collegati alla struttura ricettiva, come per esempio:
-centro congressi,
-strutture ricreative e per tempo libero,
- parchi divertimento,
- piscine,
- aree attrezzate per l'equitazione,
- officine per bici,
- centri benessere,
- stabilimenti termali e per talassoterapia,
- ecc.;

·spese per 'strutture complementari', ossia gli stessi impianti e strutture per garantire i servizi appena citati, offerti, però, da almeno tre strutture ricettive consorziate fra loro.
Per quanto riguarda il massimo dell'investimento ammissibile si va dai 300.000 euro del turismo rurale fino a 2 milioni di euro dell'albergo.
Per quanto riguarda le strutture complementari, che costituiscono un piano di intervento autonomo, l'investimento massimo è 1 milione di euro.
L'investimento minimo è centomila euro.

Fonte: Studio Iadevaia
Marilisa Romagno
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