31/07/2013 - 13:00

Pomaria 2013: i sapori della Val di Non vanno a teatro di... gusto!

Il 12 e il 13 ottobre 2013, il borgo di Casez diventa un teatro-laboratorio interattivo e diffuso per interpretare la mela d.o.p. della Val di Non e le sue eccellenze eno-gastronomiche. degustazioni teatralizzate con la raffinata compagnia di teatro sostenibile Koinè.
Anche la nona edizione di Pomaria avrà una nuova identità e il bello di questo appuntamento è proprio il suo essere capace di trasformarsi ogni volta, pur rimanendo sempre dedicato alla raccolta delle mele D.O.P. - che hanno reso la Val di Non famosa in tutto il mondo - e ai sapori locali a"km 0". La parola chiave rimane sempre interattività e per l'anno 2103, insieme alle mele e alle leccornie della Val di Non e del Trentino, nella piazza rinascimentale e nelle vie del borgo di Casez, protagonista della manifestazione sarà il teatro. Alcune degustazioni diventeranno, infatti, veri e proprie messe in scena dove gli attori saranno il cibo e le persone che le seguiranno. La regia di queste performance del gusto sarà seguita dalla famosa compagnia teatrale Koinè, specializzata nell'ideazione di raffinati e divertenti spettacoli di teatro sostenibile, il cui focus principale è l' intrattenimento interattivo con il pubblico. Perché proprio il teatro? Il cibo è rappresentazione e lo è in modo affascinante e molteplice: racconta la storia di un territorio, della sua agricoltura, e mette in gioco i sensi proprio come uno spettacolo, rendendo chi lo gusta attore di un'interpretazione ludico-cognitiva intensa ed emozionante.

In Val di Non le mele sono l'identità del territorio e la storia legata allo sviluppo della loro coltivazione è unita a filo doppio ai racconti che il territorio può mettere in scena per i suoi abitanti e per i visitatori. La diffusione della melicoltura in questa parte del Trentino ha connotato dolcemente il paesaggio, ha plasmato molti aspetti socio-economici e ha portato alla ribaltà della notorietà internazionale una vallata-anfiteatro dai profili morbidi, accoglienti, adatti a favorire un incontro con chi la viene a visitare, un po' come accade per uno spettacolo da ammirare: gli spettatori entrano in sala, prendono posto e si mettono in osservazione, animati dal desiderio di sorpresa e scoperta. E poiché Pomaria è una festa che ha fatto dell'interattività e della fruizione partecipata una delle proprie caratteristiche principali, l'edizione 2013 vedrà alcune degustazioni diventare dei veri e propri happening, con il centro del borgo di Casez trasformato in un teatro a cielo aperto, animato dalla regia della compagnia di teatro sostenibile Koinè e dagli eno-gastronauti, per un pomeriggio, attori dei sapori a "km 0" e della storie agricole a loro legate. Qualche numero è sicuramente utile per mettere a fuoco l'entità della regia di questa festa: 20.000 le presenze del 2012, più di 50 espositori, 20 appuntamenti Slow Food, 10 degustazioni guidate, 10 laboratori, circa 30 attività per i bambini.

Anche la raccolta delle mele, comunque, va in scena in Val di Non ogni anno come uno spettacolo: la valle si anima, diventa un set movimentato dove i contadini si muovono secondo un copione di cui sono registi e attori, che li vede alzarsi presto, studiare il tempo, invocarne quasi scaramanticamente la clemenza, istruire chi partecipa alla raccolta, attraversare i borghi della vallata per conferire le mele ai consorzi, accogliere i visitatori, incontrarsi per fare periodicamente il punto della situazione. Raccontarsi alla fine come è andata. Pomaria, in piccolo, ospiterà anche questo spettacolo con un campo di mele lasciato a disposizione dei visitatori, animato da maestri esperti della raccolta che trasmetteranno agli "allievi" presenti i segreti dei gesti che vanno seguiti per staccare correttamente una mela dall'albero: movimenti precisi, rapidi, forti e al tempo stesso delicati, una piccola danza delle mani e del corpo che non segna la "sensibile" superficie delle mele e ne conserva, per mesi, la fragranza, grazie alla presenza del picciolo, che non deve assultamente rimanere sulla pianta. Dopo essersi cimentati con questa tecnica, è possibile portarsi a casa la propria cassa da 15 chilogrammi e provare la soddisfazione di annusare il profumo, assaporare le note dolcemente fresche, ammirare la brillantezza delle straiture colorate e " ascoltare" la croccantezza di un frutto appena raccolto.

Ma come avveranno i momenti di teatro-degustazione? Si susseguiranno a cicli continui nell'arco delle due giornate e saranno guidati da attori professionisti che faranno da maestri cerimonieri e coinvolgeranno i partipanti, anche mediante supporti audiovisivi, in esperienze multisensoriali e multispaziali del territirio della varità delle mele della Val di Non e dei formaggi di locali. Oltre ai sapori e ai frammenti teatralizzati di storie di agricoltura, "strumenti" in dotazione saranno cuffie, microfoni, schermi, postazioni con "vani sorpresa", raggi infrarossi... I partecipanti, unitamente ai momenti di gusto-teatro, avranno come di consueto la possibilità di prendere parte alle numerose attività che con mele e prodotti eno-gastronomici "di prossimità" sono la vera anima della manifestazione: laboratori dove si lavora tutti insieme per confezionare dolci e marmellate, degustazioni Slow Food, concorsi d'arte e sfide tra gli esemplari di mela più belli e più "grandi". Un capitolo speciale è quello riservato ai bambini che potranno cimentarsi nella preparazione di dolci e confetture, in numerosi laboratori artigianali creati appositamente per loro (falegnameria, lavorazione di tessuti, filatura della lana) e in divertenti incontri con poni e animali da cortile.

I tanti momenti "con le mani in pasta", guidati da esperti, insegneranno inoltre a preparare strudel e composte a base di mela che gli "apprendisti, patranno portarsi a casa alla fine del laboratorio. Anche le degustazioni curate dalla condotta Slow Food della zona si susseguiranno nel corso di tutto il weekend con il coinvolgimento dei presenti - come durante i momenti di teatro - nella ricerca delle particolarità di cibi, vini e distillati. E alla fine è consuetudine che i partecipanti scoprano di avere una capacità di ascolto e interpretazione di sapori e fragranze che mai avrebbero pensato di poter mettere in atto. Come da tradizione, a Casez saranno presenti tutte le tipologie di mele del consorzio Melinda, ma anche quelle antiche e rare esposte in una mostra pomologica tra le più ricche d'Italia che grazie alla sua varietà riesce a sorprendere, anno dopo anno, intenditori e botanici.

Nel corso del weekend, i visitatori potranno gustare anche tutti i ruoli che le mele possono interpretare, attrverso le loro trasformazioni: confetture e composte, succhi, sidro, aceto, "persecche", infusi...Una grande attrattiva di Pomaria sono sempre le differenti isole espositive dell'evento. Sono tutte locali per far provare ai visitatori solo le eccellenze di prossimità. Si può trovare la profumatissima mortandela, "presidio" Slow Food che con la sua miscela di spezie è diventato uno dei salumi più famosi e apprezzati del Trentino, ma anche numerosi prodotti caserari artigianali a latte crudo come il Casolet o quelli del caseificio di Pejo, l'unico a essere ancora turnario in Trentino. Non mancano, inoltre, micro-produzioni spumantistiche di Trento D.O.C., mieli artigianali, distillati, dolci e pasticceria secca e altre ghittonierie di piccoli artigiani. Se a Pomaria è possibile assistere a una vera e propria gustosa messa in scene di prodotti locali è merito dell'attività di ricerca e selezione dell'Associazione "Strada della Mela e dei Sapori delle Valli di Non e di Sole". Con i suoi 180 affiliati, tutela a promuove realtà artigianali, filiere corte e prodotti a "rischio di estinzione". Locale anche la ristorazione che propone piatti preparati con ingredienti del territorio, protagonisti di ricette della tradizione o di gustose rivisitazioni. Polente con farine provenienti da coltivazioni particolari di montagna, sughi con il presidio Slow Food mortandela, appassionanti interpretazioni del formaggio fuso...
Marilisa Romagno
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