01/01/2013 - 01:00

Pesce a tavola: cosa preferiscono gli italiani?

Gli italiani preferiscono il pesce fresco dei nostri mari ma il prezzo costituisce ora più che mai l'ostacolo principale al suo acquisto. È in estrema sintesi il risultato dell'indagine Ismea presentata durante la Tavola rotonda "Il pesce a tavola: percezioni e stili di consumo degli italiani", tenutasi a Genova in occasione di Slow Fish 2011.
 
Nel comparto del fresco le specie più acquistate sono mitili, orate, alici, spigole e vongole
Un altro importante elemento per gli italiani sono le informazioni sul prototto acquistato. 
I consumatori, infatti, hanno sottolineato la necessità di indicare prezzo, provenienza, specie ittica e stato fisico del pesce (fresco o decongelato). 
 
"L'indagine Ismea è un importante contributo anche per le regioni che devono sempre di più impegnarsi per una pesca sostenibile in grado di venire incontro ai consumi e al mondo della pesca che attraversa un momento di difficoltà, in attesa di un piano nazionale e delle nuove direttive Ue" ha dichiarato Luca Fontana, Direttore generale del Dipartimento Agricoltura e Pesca della Regione Liguria.
"Il fatto che l'indagine confermi che i consumatori hanno manifestato una netta preferenza per il pescato fresco conferma anche le validità delle azioni intraprese dalla Regione Liguria per valorizzare le marinerie del territorio e la flotta pescherecci attraverso una filiera corta anche per il comparto della pesca".
 
E alla provocazione della giornalista Egle Pagano che, introducendo il dibattito, ha ricordato come nel 1863 al mercato del pesce di Genova fosse possibile trovare oltre 150 specie diverse di pescato (un numero molto maggiore rispetto a quelle che si possono acquistare oggi su quesgli stessi banchi), Francesco Berardini, Presidente di Coop Liguria, ha risposto che "la Coop segue una politica a favore della sostenibilità ambientale, per questo abbiamo eliminato la vendita di alcune specie in via di estinzione, come il tonno rosso. Abbiamo riscontrato inoltre che i clienti che acquistano al banco del pesce nei nostri supermercati dimostrano una maggiore fedeltà rispetto a quelli degli altri settori, quali la carne".
 
Luca Collami, chef del Ristorante Baldin di Genova, ha poi sottolineato l'importanza di sperimentare specie alternative e il ruolo dei cuochi nell'educazione del consumatore in questo senso: "il mio pescivendolo riesce a far breccia nella diffidenza dei suoi clienti dicendo loro che io uso alcune specie sconosciute nel mio ristorante, come il pesce pazienza o il cipolla; il problema è la mancanza di curiosità verso alternative alle 10 tipologie di pesci consumati da sempre".
 
L'indagine Ismea è disponibile qui
 
Lisa Zillio
autore