01/01/2013 - 01:00

Verdessenza, la bottega eco e solidale

Un emporio del consumo critico, ma anche uno spazio sperimentale in cui condividere in/formazioni che aiutano a tenere conto dell'impatto ambientale e culturale delle nostre decisioni quotidiane. È questo lo spirito con cui è nata Verdessenza, l'ecobottega della sostenibilità, aperta da febbraio a Torino, nel quartiere di San Salvario, in via San Pio V n. 20/F.
Un luogo dove le questioni ambientali e sociali si mescolano, ospitando nelle varie sezioni prodotti sfusi (dalla pasta ai legumi, dal vino all'acqua col progetto T.V.B. Ti Voglio Bere), prodotti ecologici (tecnologie per l'ambiente e articoli certificati con marchi ambientali come i pannolini compostabili o il parquet in bambù Fsc), alimenti biologici e locali (dalla minestre alle composte fino alle salse), biscotti, taralli e marmellate provenienti da progetti di economia carceraria e da Libera Terra, cresciuti sulle terre confiscate alle mafie. Verdessenza l'ha pensata e realizzata la Società Cooperativa Ecosum, i cui soci provengono da due realtà che hanno fatto della sostenibilità il loro credo: il Centro Studi Ambientali di Torino, da anni impegnato in progetti di riduzione dei consumi e di ecoturismo, e l'ex negozio "La cosa giusta" di piazza Borromini, specializzato nella vendita di prodotti alla spina.

"Da queste esperienze complementari è nata la Società Cooperativa Ecosum - dicono i soci -, che opera nell'ambito della sostenibilità ambientale attraverso la promozione e lo sviluppo di stili di vita ecologicamente più compatibili". "Per noi il recupero umano e valoriale è veicolato soprattutto attraverso progetti ambientali - spiega il presidente Cosimo Biasi - che sono poi lo spirito statutario della cooperativa, in grado di dare un valore aggiunto, un plus che si esplicita in tutti i servizi o prodotti proposti. In coerenza con la filosofia della cooperativa, l'ecobottega Verdessenza non è semplicemente un negozio per la vendita di prodotti tout court, ma è un laboratorio sperimentale pensato per scambiare in-formazione e sollecitare le persone a tenere conto dell'impatto ambientale e culturale delle nostre decisioni. È per questo, per esempio, che abbiamo allestito una sezione sulla valorizzazione dell'acqua del rubinetto da bere e pianificato di avviarne altre che tengano conto dei limiti delle risorse del pianeta e che troppo spesso sono date per scontate".
Tommaso Tautonico
autore