01/01/2013 - 01:00

A pesca di rifiuti spaziali

Metti insieme un'agenzia spaziale (nel nostro casa la giapponese JAXA) e la più antica azienda produttrice di reti da pesca dell'estremo oriente (la Nitto Seimo). E voilà. Ecco un innovativo sistema di reti per raccogliere i rifiuti nello spazio.
 
A riferirlo il quotidiano inglese Telegraph.
Le reti, lunghe chilometri e in grado di catturare anche i pulviscolo spaziale grazie alle sottilissime maglie di cui sono composte, verranno messe in orbita attorno alla Terra attraverso un satellite.
Una volta in orbita si caricheranno di elettricita e, grazie alla presenza di campi magnetici, verranno progressivamente attratte dal nostro Pianeta fino a disintegrarsi a contatto con l'atmosfera terrestre.
 
Le reti sono formate da tre strati di fili metallici del diametro di 1 millimetro e intrecciati con fibre fini come capelli umani.
Il problema dei rifiuti nello spazio è una questione molto seria, soprattutto se si pensa al rischio che gli astronauti corrono di essere colpiti da questi oggetti che possono essere molto piccoli (per esempio un paio di guanti) ma anche molto grandi (parti di razzi).
 

Lisa Zillio
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