01/01/2013 - 01:00

Il Piemonte tagli i fondi per il commercio equo e solidale

Agices, l'assemble generale del commercio equo e solidale, esprime rammarico e auspica che in futuro la regione riconsideri l'importanza del sostegno all'economia solidale e al consumo responsabile.
Mentre aumentano le Regioni italiane impegnate sul fronte del commercio equo e solidale, il Piemonte fa un ulteriore e deciso passo indietro, azzerando i fondi previsti per il commercio equo e solidale dalla Legge regionale N°26 del 2009. Questo provvedimento è già stato vittima la scorsa estate dei tagli della nuova Giunta, che aveva dichiarato di voler ridurre lo stanziamento da 350.000 euro previsti a 30.000. Oggi gli uffici della Regione comunicano che nel Bilancio 2011 non sono previsti fondi per questa voce di spesa.

AGICES - l'Assemblea Generale Italiana del Commercio Equo e Solidale - esprime rammarico: questa notizia rappresenta un passo indietro nel processo di riconoscimento da parte delle Istituzioni del commercio equo e solidale e delle organizzazioni che sul territorio operano per la diffusione di questa forma di economia alternativa e per la sensibilizzazione dei cittadini al consumo responsabile.

"È poco sensato - dichiara il Presidente AGICES Alessandro Franceschini - che una Regione vari una legge che poi non viene finanziata e che quindi perde ogni efficacia a livello operativo. Auspichiamo che in futuro il commercio equo e solidale anche in Piemonte, come avviene in altre Regioni, rientri a pieno nella strategia di sostegno alla cooperazione internazionale e di valorizzazione dei consumi sostenibili. Proprio nei momenti di crisi economica è infatti ancora più strategico investire in iniziative che nascono dal basso, da un grande movimento di cittadini, consumatori e volontari che operano ogni giorno per un miglioramento delle regole dell'economia internazionale proprio a partire dagli acquisti di tutti i giorni".
Tommaso Tautonico
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