01/01/2013 - 01:00

WWF: ''I Governi si impegnano a salvare le ultime foreste del pianeta''

Deforestazione comunque inarrestabile, come denunciato dalla FAO oggi. I dati sono allarmanti, bisogna arrestare la distruzione delle foreste entro il prossimo decennio. La nostra economia è in grave pericolo.
I processi di deforestazione restano inarrestabili, come denunciano i dati FAO presentati oggi, seppur con una leggera flessione negli ultimi anni. Questa enorme perdita, oltre a sottrarre risorse vitali e beni essenziali, contribuisce a circa il 20% delle emissioni globali di gas serra, partecipando in maniera rilevante al fenomeno dei cambiamenti climatici
"I dati presentati oggi dalla FAO sullo status dei processi di deforestazione devono allarmare tutti noi e spronarci a fare di più - dichiara Stefano Leoni, Presidente del WWF Italia - Il nostro Governo deve promuovere politiche coraggiose in grado di arrestare questa distruzione insensata entro il prossimo decennio, perché a rischio non è solo l'immensa ricchezza di biodiversità, ma la vitalità stessa e lo stato di salute della nostra economia".
In qualità di grande consumatore di risorse forestali (dal legname alla polpa usata per la produzione della carta), l'Italia ha l'obbligo, nei confronti delle generazioni future, di attivarsi per conservare l'inestimabile patrimonio rappresentato dalle foreste tropicali. Essendo tra i primi importatori di prodotti legnosi dal Bacino del Congo, dall'Amazzonia e dal Sudest asiatico, il nostro paese ha l'obbligo di promuovere lo sviluppo di politiche di conservazione e gestione sostenibile di queste risorse, anche per garantire un futuro alla nostra stessa economia.
L'Italia deve partecipare, assieme agli altri paesi europei, alla costruzione di una politica che contrasti il mercato di prodotti illegali e non sostenibili: una grande opportunità è offerta oggi dal dibattito in corso a livello comunitario sulla promozione di una legislazione che consenta solo la circolazione di legname, polpa, carta e prodotti derivati da legname d'origine legale sul mercato europeo.
"Governo e industria del settore devono farsi sostenitori di una politica di certificazione della filiera e del prodotto - conclude Leoni - Più che mai oggi va incentivata la certificazione forestale come l'FSC, un processo che genera un'economia del legno più vicina a quei valori
Tommaso Tautonico
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