01/01/2013 - 01:00

L'sos ''caccia selvaggia'' corre in rete

In chiusura di stagione venatoria, continuano in queste ore a moltiplicarsi le iniziative contro la caccia no limits approvata nei giorni scorsi al Senato.
Se il testo venisse approvato anche alla Camera, la stagione venatoria si allungherebbe ai mesi delicatissimi di febbraio e agosto, con un danno grave alla natura e alle persone. Il blog WWF Cacciatori brava gente ha fatto registrare 10.000 contatti nella giornata del 28 gennaio e sono oltre mille i commenti pervenuti. Un vero e proprio tam tam che in poco piu di 24 ore ha coinvolto facebook e i principali social network, ma ha anche coinvolto i navigatori nell'invio di email e partecipazioni ai blog.
Solo a titolo d'esempio ecco alcuni post: "Se l'emendamento dovesse passare allora mi dichiarerei cittadino extracomunitario non riconoscendo più l'Italia come mio paese"; "E' una vergogna che non deve passare sotto silenzio"; "Benvenuti nella preistoria!"; "I nostri parlamentari riescono sempre a superarsi, e fanno carta straccia di leggi e regolamenti europei"; "Ma non si potrebbe fare un nuovo referendum per abolire la caccia?"
"Sinceramente in chiusura di stagione di caccia, nell'Anno internazionale della Biodiversità inaugurato solo due settimane fa a Berlino dalle Nazioni unite avremmo preferito parlare d'altro - dichiara Gaetano Benedetto, condirettore del WWF Italia - Intanto registriamo la netta e giusta presa di posizione, contraria a "caccia selvaggia", da parte del ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, e di quello del Turismo, Michela Brambilla.
Perché sia bloccata una legge che fa scempio della fauna non solo italiana, ma europea e mondiale il WWF farà appello a Camera e Regioni e soprattutto all'Unione europea.
"A giudicare dal numero e dal tono dei commenti ricevuti, forse qualcuno dovrebbe meglio riflettere sul fatto che l'attuale legge sulla caccia nel nostro Paese rappresenta anche una mediazione - conclude Benedetto - L'Italia infatti ha una forte prevalenza anti-caccia e in questi anni si è variamente cercata una via gestionale che potesse rappresentare gli interessi di tutti, cacciatori compresi. Se il mondo venatorio cerca una prova di forza, rischia di trovarsi di fronte ad un nuovo referendum abrogativo dove la maggioranza dei sì è scontata, ma dove diventerebbe possibile anche il quorum, quindi la reale abrogazione della legge, se il referendum dovesse affiancarsi a quello sul nucleare che appare di giorno in giorno sempre più concreto".
Tommaso Tautonico
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