01/01/2013 - 01:00

Nell'anno della crisi è boom per la Finanza Etica

Dati di fine-anno molto soddisfacenti per il Gruppo Banca Popolare Etica. Nonostante le difficoltà di bilancio dovute alla crisi la Banca registra +25% per i finanziamenti a favore di iniziative di economia solidale contro una media del sistema bancario di +1,7%. Il patrimonio gestito da Etica sgr cresce del +35%. Rendimenti sopra i benchmark per i Fondi Valori Responsabili e per il fondo pensione Aequitas.
L'anno che sta per concludersi è stato denso di soddisfazioni per il Gruppo Banca Popolare Etica.
Nonostante la pesante crisi che ha messo a dura prova le economie di tutto il mondo, i finanziamenti accordati da Banca Etica nei primi 11 mesi dell'anno sono cresciuti di quasi il 25% rispetto alla fine del 2008 (raggiungendo i 535 milioni di euro); la raccolta di risparmio è cresciuta di circa il 6% mentre il patrimonio gestito affidato alla società di gestione del risparmio del Gruppo, Etica sgr, ha avuto un boom con un +35%.
In 11 mesi il capitale sociale di Banca Etica è cresciuto del 14% (sfiorando i 26 milioni di euro conferiti da 33mila soci) e con esso la possibilità di erogare finanziamenti ai progetti di economia solidale e sostenibile che da sempre rappresentano l'obiettivo del primo istituto di credito italiano interamente ispirato ai principi della finanza etica.
«La nostra Banca ha festeggiato i suoi primi 10 anni nel pieno di una drammatica crisi economica.
Con molto orgoglio possiamo dire di aver dimostrato che non solo la finanza etica funziona, ma è anche in grado di resistere alle tempeste finanziarie e di proporsi come modello per ripensare le regole di una finanza che fin qui è stata accecata dall'ossessiva ricerca della massimizzazione dei profitti di breve periodo.
Abbiamo anche dimostrato di poter svolgere un'importante funzione anti-ciclica, aumentando i finanziamenti proprio mentre nel Paese si lamenta il credit crunch.
Se il sistema bancario nel suo insieme Dati ABI Monthly outlook dicembre 2009 registra per i prestiti al settore privato un + 1,7% tra novembre 2008 e novembre 2009 e un -1,6% per i prestiti destinati alle imprese, il nostro +25% risulta particolarmente significativo, così come significativo è il dato sulle sofferenze che l'Abi calcola all'1,92% per il sistema, mentre Banca Etica le contiene allo 0,6% a ulteriore dimostrazione di come i settori che noi finanziamo - cooperative sociali, associazioni, imprese sociali - siano in grado di coniugare affidabilità economica con iniziative imprenditoriali sostenibili e di inestimabile utilità sociale soprattutto in periodi di crisi come questo», dice Mario Crosta, direttore generale di Banca Etica.
«Proprio le banche medio-piccole e esenti da attività speculative come la nostra stanno pagando un prezzo molto pesante per la crisi, ma non abbiamo permesso alle inevitabili difficoltà di bilancio di frenare il nostro slancio propulsivo a sostegno del Terzo Settore e delle imprese sociali», conclude Crosta.
Riccardo Bandello
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