01/01/2013 - 01:00

Digitale terrestre, bomba ecologica?

L'Italia sta lentamente passando dalla tecnologia analogica a quella digitale per la trasmissione dei canali televisivi. Regione dopo regione si prosegue con il passaggio alle più efficienti tecnologie digitali. Il rischio è quello di imbatterci in un problema ecologico.
Il quotidiano inglese The Guardian ha presentato uno studio sugli effetti negativi del passaggio dall'analogico al digitale, il passaggio di tecnologia nel mondo inglese sta infatti lasciando dietro una scia incredibile di rifiuti elettronici. Secondo quanto stimato dalla rivista Ethical Consumer sarebbero già oltre 50.000 le TV analogiche letteralmente buttate via da consumatori nel passaggio di tecnologia. E ben 30.000 di queste avrebbero potuto continuare tranquillamente la propria vita con l'acquisto di un semplice decodificatore. Ma l'ignoranza della gente, unita al desiderio di rinnovamento, ha causato un aumento dei rifiuti elettronici del 70% nel solo 2008.
Gli effetti sono dannosi sia come costi di eventuali ricicli delle TV e sia che come costi di smaltimento in discariche, negli Stati Uniti solo il 18% dei quasi 24 milioni di TV analogiche che sono state buttate nel 2008 sono state poi riciclate. E di queste circa l'80% vengono poi inviate in Cina e Africa per un recupero parziale, in violazione del trattato di Basilea contro i rifiuti tossici dai paesi ricchi a quelli poveri.
L'impatto ambientale da questo cambio di tecnologia sembra già oggi enorme anche alle luce del fatto che l'eventuale risparmio energetico e ambientale (circa 20 Kg di Co2 in meno l'anno) dall'uso di un apparecchio unico con ricevitore digitale integrato invece che la combinazione di un vecchio TV e un decodificatore digitale è molto piccolo.
Il consiglio degli esperti è di andare avanti con le proprie TV analogiche munite di apposito decoder per non contribuire ad aumentare il già gigantesco volume dei rifiuti elettronici.
Tommaso Tautonico
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