La Relazione sullo Stato dell'Ambiente è un prezioso documento che contiene indicazioni sui principali indicatori ambientali del nostro Paese. L'aggiornamento arriva ad otto anni dalla precedente pubblicazione.
L'organizzazione ambientale Cdp ha pubblicato lo studio "Carbon Majors Report" secondo cui 100 compagnie specializzate nella produzione di combustibili fossili, sono responsabili del 71% delle emissioni di inquinanti dal 1988 ad oggi.
Thai Union, azienda leader del settore ittico, proprietaria in Italia del marchio Mareblu, si è impegnata ad adottare misure per contrastare la pesca illegale e quella eccessiva, oltre a migliorare i mezzi di sussistenza di centinaia di lavoratori della propria filiera.
Qundis sostiene il progetto "Plant-for-the-Planet” e, dal 2016,supporta la piantagione di alberi in tutto il mondo, creando consapevolezza tra i giovani sulla conservazione ambientale.
Il microrganismo vivente, anima del pane e fondamentale per la produzione di vino e birra, è anche sostenibile. Inoltre è impiegato per la produzione di mangimi, fertilizzanti ed energia. Il lievito dà vita al pane, al vino, alla birra e ama l’ambiente. Il settore rappresenta un esempio consolidato...
Inaugurato a Roma presso il Bioparco il primo Museo Ambiente e Crimine con l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica sui reati che deturpano i nostri territori, incendi, inquinamento e bracconaggio sono solo alcuni esempi.
I piccoli gesti diventano decisivi se moltiplicati nel tempo. Con questo spirito Marevivo lancia #EmergenSea, la nuova campagna di sensibilizzazione sul riciclo della plastica.
I paesi del G20, nonostante gli impegni presi per contrastare i cambiamenti climatici, forniscono quasi quattro volte più fondi pubblici alle fonti fossili che alle rinnovabili L’Italia ottava in classifica. Tra il 2013 e il 2015, ha destinato 2,1 miliardidi dollari all'anno ai combustibili fossili.
Secondo l'Eea, l'Agenzia Europea dell'ambiente, in tutta l'UE sono solo 5 i paesi che hanno definito una strategia di spesa su energia e fonti rinnovabili utile a contrastare i cambiamenti climatici.
I gusci di molluschi che finiscono in discarica sono pari a 7 milioni di tonnellate. Oltre che un danno ambientale questo costituisce un danno economico. Se riciclati invece trovano applicazioni in agricoltura, in edilizia e nel trattamento delle acque reflue.