01/01/2013 - 01:00

WWF Puglia: deludente incontro con Clini su trivellazioni

Il WWF: risposte deludenti e soluzioni inesistenti, la green economy è spazzata via dalla corsa all'oro nero. Il far WEST delle trivelle è una triste realtà. La corsa all'oro nero non si ferma: il mare pugliese è terra di conquista, nonostante le proteste delle popolazioni e la netta opposizione pronunciata dalle istituzioni locali.
L'Italia è considerato un paradiso fiscale dalle aziende che cercano e coltivano gli idrocarburi: nel nostro Paese vige un intollerabile e scandaloso regime di esenzioni dai pagamenti delle aliquote sul prodotto estratto a terra e mare, aliquote tra le più basse al mondo (che sono in media tra il doppio e sette volte di più), canoni di ricerca e coltivazione risibili. In questo scenario è arrivato l'ennesimo nulla osta ministeriale alla ricerca di idrocarburi nel mare pugliese. Un atto dovuto, secondo quanto dichiarato a Bari dal ministro Clini, in un incontro organizzato in fretta e furia quasi come fosse uno dei tanti appuntamenti in agenda. In realtà è in gioco la green economy, spazzata di fatto dal far WEST delle trivelle. "Rimaniamo interdetti da quanto emerso dall'audizione - ha dichiarato Leonardo Lorusso presidente del WWF Puglia - in quanto non si intravede all'orizzonte nessuna soluzione valida. L'intenzione, manifestata a più riprese dalle forze politiche, di cambiare in senso restrittivo la normativa vigente sulle prospezioni geosismiche è tutt'oggi una mera dichiarazione di intenti che non ferma l'avanzare inesorabile delle trivelle".

"Appare evidente che con l'ennesima autorizzazione concessa alle potenti multinazionali il principio di precauzione, nelle norme e nelle procedure che regolano l'attività autorizzativa delle amministrazioni pubbliche, è stato del tutto disatteso - ha aggiunto Mauro Sasso, Vicepresidente del WWF Puglia. Riteniamo che sia necessario ripensare anche le forme di dissenso: può essere utile alla causa la prossima manifestazione convocata a Manfredonia, atteso che a Monopoli non è bastato un movimento popolare di decine di migliaia di persone a far mutare la situazione? È evidente che la questione è nazionale e non può essere limitata a focolai di protesta locale. Forse sarebbe il caso che la classe politica e dirigente di questo paese si assuma le sue responsabilità e ne tragga tutte le conseguenze". "Queste scelte scellerate vengono imposte dall'alto a totale spregio della volontà delle popolazioni locali - ha concluso il Consigliere Regionale del WWF Puglia Pino Caramia - come se non bastasse quanto questo territorio sta pagando in termini di disastri ambientali dovute alla Politica Energetica dell'intera Nazione".
Marilisa Romagno
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