30/05/2015 - 15:00

Vento Bici Tour, in bicicletta per sostenere la cultura della ciclabilità

Parte oggi, 30 maggio, la terza edizione di VENTO Bici Tour 2015. Parte da Venezia per arrivare, attraverso 9 tappe e oltre 15 eventi, domenica 7 giugno a Torino in occasione della settimana Party in bici coordinata da Regione Piemonte e del Bike pride di Torino.
Il gruppo di lavoro del DAStU - Politecnico di Milano in occasione di VENTO Bici Tour lascia i propri laboratori di ricerca per andare sul territorio a raccontare a istituzioni, associazioni, cittadini e imprenditori locali le potenzialità del progetto e i suoi recenti sviluppi. L'edizione 2015 del Tour presenta tre importanti novità.

1. L'adesione ufficiale al progetto VENTO di due Regioni, Piemonte ed Emilia-Romagna. Per la prima, amministratori e tecnici pedaleranno insieme al gruppo VENTO nelle tappe piemontesi; la seconda formalizzerà la sua adesione in occasione dell'evento di Ferrara.
2. Un importante convegno mercoledì 3 giugno a Cremona, voluto dai rappresentanti delle fondazioni di origine bancaria e al quale parteciperanno il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, On. Graziano del Rio, e il Direttore del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Onofrio Cutaia.
3. Fondazione Cariplo, che attraverso il bando BREZZA contribuisce allo sviluppo di una rete di infrastrutture leggere connesse alla dorsale VENTO, pedalerà insieme al Politecnico di Milano nelle tappe lombarde del Tour.

VENTO è il primo filo di una collana che, finalmente, infila le perle che trova lungo il fiume Po: paesaggi, monumenti, località, paesini, cascine, città, altre ciclabili, etc. Il tracciato è innanzitutto il segno di un'idea visionaria ma concreta che, con i suoi 679 km, vuole volare alto sopra i particolarismi con cui, fino ad oggi ogni progetto di ciclabilità lungo il Po si è presentato al pubblico. Ad oggi purtroppo, nonostante i tanti sforzi e investimenti, ancora non è possibile pedalare in sicurezza e continuità lungo il più lungo fiume d'Italia: tante interruzioni e tanti tratti non sicuri vanificano quanto fatto finora.
Marilisa Romagno
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