14/07/2013 - 19:12

Una scuola libertaria, rurale e autogestita in Puglia

Nasce in provincia di Bari (zona Conversano-Mola) una scuola basata su principi libertari, autogestionari, ecologisti, e a-confessionali. L'avventura del "Gruppo Scuola di Paglia" parte nel novembre 2011 da un incontro organizzato da due genitori, i quali si dichiarano da subito convinti di non iscrivere la loro figlia di due anni alla scuola materna comunale.
Fra i presenti, alcuni diventano in quel preciso momento consapevoli di godere del diritto, in quanto esercenti della potestà parentale, di provvedere all'educazione del proprio figlio, secondo le modalità della cosiddetta istruzione parentale. Con il passare del tempo, e con il definirsi delle esigenze e degli obiettivi, il gruppo si consolida in un nucleo ristretto di quattro famiglie.
 
Di scuole libertarie ne nascono continuamente in molti paesi del mondo, dalla Nuova Zelanda a Israele, dalle Americhe alla Corea e al Giappone, in tutta Europa e nei paesi dell'Est, in India e in Australia. È un genere di "rieducazione" che piano piano si sta configurando come una possibile e fattibile alternativa al collasso della scuola statale e che si regge su valori e principi di assoluta "a-confessionalità", prende dalle varie metodologie montessoriane, steineriane, dell'attivismo pedagogico, tutto ciò che serve a permettere a ogni bambino e a ogni bambina di crescere liberamente esprimendo il proprio talento e la propria specificità.
 
Secondo Porzia Poli, educatrice del gruppo-classe Scuola di Paglia, "La Scuola di Paglia si propone ai bambini come un luogo in cui hanno l'opportunità di comprendere autogestendo lo spazio e il tempo. I bambini giocano ad ascoltarsi, a conoscersi, secondo le proprie predisposizioni ed i propri ritmi, in un ambiente di uguaglianza e cooperazione. Si sentono rispettati ed imparano così a rispettare, oltre a se stessi, chi e ciò che li circonda. In questo contesto, l'adulto si pone non come un insegnante, ma un accompagnatore, un facilitatore, una guida che si pone sullo stesso piano del bambino; ciò implica l'assenza di qualsiasi forma di coercizione: premi e punizioni, votazioni e giudizi, imposizione di un'attività. Il bambino non è un contenitore vuoto da riempire di nozioni, ma un essere con le proprie inclinazioni, doti, interessi da rispettare, stimolare e valorizzare. Il bambino è naturalmente curioso; per questo l'istruzione non rappresenta un problema, perché lui naturalmente vuole conoscere."
 
Per maggiori informazioni, visitare il sito www.scuoladipaglia.org.
 
(autore: Rossella Petruzzi)
Redazione
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