01/01/2013 - 01:00

Una Cina sostenibile con il modello turistico toscano

La provincia cinese di Hunan (69 milioni di abitanti), quella di Yunnan (42 milioni di abitanti) e quella settentrionale di Shanxi (26 milioni di cinesi) adotteranno in via sperimentale proprio il modello turistico toscano.
 
É quanto è previsto dall'accordo siglato nei giorni scorsi a Pechino dall'assessore regionale toscano al turismo e presidente di Necstour, Cristina Scaletti, dal vicepresidente della Commissione Europea, Antonio Taiani e dal presidente dell'Agenzia per il turismo del governo cinese, Dai Bin.

"Per rete Necstour (la rete che raggruppa trenta regioni europee impegnate ad elaborare e attuare progetti di turismo sostenibile, ndr) e per la Toscana in particolare - ha dichiarato l'assessore regionale Cristina Scaletti - si tratta di una grande opportunità per intraprendere progetti comuni con una realtà mondiale in forte espansione economica, popolata da 1,3 miliardi di abitanti, che ha il problema di conciliare lo sviluppo e la pressione turistica con la salvaguardia dell'ambiente. Noi stiamo lavorando da tempo allo studio dell'impatto dei trasporti, dei consumi di acqua ed energia e in generale sugli effetti della pressione turistica sul nostro territorio, e il governo cinese si è mostrato interessato a conoscere i risultati raggiunti e ad adottare il modello di turismo sostenibile che in questo momento stanno sperimentando 50 comuni toscani".

"I rapporti reciproci sono in crescita - ha continuato l'assessore Scaletti - tanto che ho proposto al presidente Dai Bing di tenere la prossima riunione a Pechino nel corso del 2011. Sarà un'occasione importante per rafforzare la collaborazione tra le tre realtà verso un turismo più sostenibile, un obiettivo di cui la firma di oggi rappresenta l'avvio". 
La Cina, con un bacino di 300 milioni di potenziali turisti, rappresenta un'opportunità preziosa per l'Europa, la prima meta turistica mondiale con 480 milioni di arrivi all'anno. 
Lisa Zillio
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