Un'officina di attività ambientali nel Gran Paradiso

Il fabbricato fu costruito nel 1935 dall'Azienda di Stato per le Foreste Demaniali, con annesso recinto per l'allevamento di stambecchi. Nel corso dei decenni la struttura è stata interessata da diversi interventi e soggetta a avvenimenti. Oggetto di danni bellici durante la II guerra mondiale, fu recuperata nel 1951 a cura del Genio Civile.
Terminato a metà degli anni '50 l'allevamento degli stambecchi i locali furono oggetto di interventi per convertirne l'uso ad alloggi per Guardaparco e scuderie per cavalli; in quegli anni il Parco utilizzava esclusivamente animali da soma per i trasporti da e verso i presidi d'alta quota.
Il 28 ottobre 1978 un incendio doloso interessò l'intero edificio distruggendo tutte le parti in legno, i solai e gran parte delle murature, oltre agli arredi e alle attrezzature.
Il fabbricato rimase cosi' senza prospettive fino alla metà degli anni '80, quando l'Ente parco valutò un ampio progetto di riqualificazione del complesso a Centro Studi per la Fauna Selvatica.
Alla fine degli anni '90 il progetto di recupero venne ripreso e inserito nei finanziamenti del Piano Triennale per le Aree Protette 1991/93 e 1994/96, sempre con l'obiettivo di recuperare l'edificio e l'area di Sylvenoire per crearne un Centro Studi, prevedendo però spazi e locali per diversi utilizzi.
I lavori vennero iniziati nel 2000 e completati insieme al recupero in sicurezza della pista sterrata di accesso dalla sede di Valle del Parco di Rue des Mines nel 2008; l'intervento complessivamente e' costato 740.000 euro.
La destinazione è poi stata specificata nell'attuale: un centro destinato all'educazione ambientale ed alla divulgazione scientifica, con locali annessi per la gestione sanitaria della fauna selvatica.
Nei 270 mq, articolati su tre piani, la rinata Stambeccaia si pone come "officina" di attività ambientali ad ampio raggio.
L'affidamento della gestione alla Cooperativa Habitat di Saint Pierre (AO) ha come obiettivo l'attivazione di attività legate alla divulgazione scientifica, all'educazione ambientale, all'organizzazione, in collaborazione con Enti, associazioni e Fondation Grand Paradis di specifici eventi mirati alla conoscenza del territorio, alle dinamiche ecosistemiche e al ruolo delle aree protette nella società contemporanea.
All'inaugurazione hanno partecipato il Presidente del Parco Giovanni Picco, il Direttore Michele Ottino, Elena Maselli, referente per la coordinazione dei progetti internazionali di Alparc (Rete Alpina delle Aree Protette), il Presidente di Fondation Grand Paradis Mauro Bieler, ed il Sindaco di Cogne Bruno Zanivan.
Il Presidente del Parco Giovanni Picco ha spiegato che "con questo intervento il Parco aggiunge un altro tassello al recupero di una testimonianza storica che lo lega alla cultura della comunità locale, avviando nel contempo un'offerta di attività legate alla diffusione della tutela ambientale, che sempre più trovano l'interesse di diversi tipi di pubblico, ai quali è necessario rivolgersi per far conoscere l'importante ruolo delle aree protette".