01/01/2013 - 01:00

Un mondo 100% rinnovabile? Esistono già tutte le conoscenze necessarie

E' quello che sostengono il docente di ingegneria di Stanford Mark Z. Jacobson ed il ricercatore della University of California Davis Marco Delucchi, secondo cui la tecnologia necessaria a spostare il mondo dai combustibili fossili all'energia pulita e rinnovabile esiste già.
Ma perchè allora non applicarle? Perchè bisognerebbe degli ostacoli nella pianificazione e nella politica ma sopratutto così facendo si avrebbe una diminuzione del 30% della domanda mondiale di elettricità. E' questo quello di cui sono convinti i due docenti che per mostrare la loro ipotesi hanno scritto un articolo su Scientific American.
La ricerca si basa sul tracciare e valutare un piano quantitativo per alimentare il mondo intero con vento, acqua ed energia solare, compresa una valutazione dei materiali e costi. Il problema risiede nell'uso di combustibili fossili e nella combustione della biomassa, che sono notoriamente inefficienti nella produzione di energia utilizzabile. Ad esempio, quando la benzina è utilizzata per alimentare un veicolo, almeno l'80% dell'energia prodotta viene dispersa come calore. Con i veicoli che funzionano con l'elettricità, è il contrario. Circa l'80% dell'energia fornita al veicolo viene convertita in movimento, con solo il 20% disperso sotto forma di calore. Altri dispositivi di combustione possono analogamente essere sostituiti con l'elettricità o con l'idrogeno prodotto dall'energia elettrica.
Secondo i due ricercatori se il mondo manterrà gli attuali mix di fonti di energia, la domanda globale di elettricità nel 2030, diventerebbe 16,9 terawatt, o 16,9 milioni di megawatt. Hanno quindi calcolato che, se si abbandonassero i combustibili fossili o la biomassa, la domanda scenderebbe a solo 11,5 terawatt.
Jacobson spiega che oggi i calcoli vengono effettuati in termini di guadagno, è un errore; pare' ovvio che le onde del mare o il sole non possono far guadagnare come il petrolio, ma se ragionassimo in termini di risparmio, anziché di guadagno, a quel punto sì che converrebbero queste tecnologie.
Per i loro calcoli i due ricercatori hanno scelto di utilizzare il vento, l'acqua e le opzioni di energia solare sulla base di una valutazione quantitativa fatta l'anno scorso su circa una dozzina di diverse opzioni energetiche alternative.
Se il vento fosse l'unico metodo utilizzato per generare energia, il potenziale per la produzione di energia eolica sarebbe da 5 a 15 volte maggiore di quello che è necessario per alimentare il mondo intero. Per l'energia solare, il calcolo paragonabile scoperto dice che il solare potrebbe produrre circa 30 volte l'importo necessario.
Sarebbe sufficiente che l'1,3% della superficie terrestre fosse destinato ad ospitare impianti per la generazione di energia pulita sufficiente ai fabbisogni moderni di tutto il mondo. Basterebbe cioè che i tetti delle case fossero coperti di pannelli solari e che nei grandi spazi verdi e deserti ci fossero turbine eoliche.
L'articolo pubblicato conclude che forse la barriera più significativa per l'attuazione del loro piano è l'industria concorrente dell'energia che attualmente domina le pressioni politiche per le risorse finanziarie disponibili.
Ma le fonti che utilizzano non hanno ancora molta vita davanti a loro...
Tommaso Tautonico
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