01/01/2013 - 01:00

Un supercomputer simulerà il cervello umano!

"Entro il 2023 potremo trovare nuove cure per le malattie mentali con un simulatore che riprodurrà integralmente un cervello umano, emozioni comprese": Henry Markram, del Brain Mind Institute dell'École Polytechnique Fédérale di Losanna, lo sostiene con convinzione, nel corso della presentazione italiana di HBP - Human Brain Project, progetto di dimensioni europee che si propone di riprodurre un "cervello artificiale" grazie all'uso di supercalcolatori. La presentazione si è svolta ieri, venerdì 20 maggio, al Politecnico di Torino.
Il cervello umano si comporta come uncomputer super performante, energeticamente autonomo, capace di ripararsi da solo e di auto apprendere. La scienza, allo stato attuale, ha compreso moltissimi aspetti del funzionamento del cervello, e dall'altra parte ha sviluppato macchine di calcolo potentissime. Mettendo insieme le conoscenze che i ricercatori hanno acquisito ed acquisiranno sul funzionamento delle molecole, dei neuroni, dei circuiti neuronali e quelle sui più potenti database attualmente sviluppati grazie alle tecnologie Ict, si può costruire un simulatore biologicamente molto dettagliato dell'intera attività del cervello umano.
 
Gli studinel settore sono già piuttosto avanzati, grazie agli elevati livelli tecnologici oggi disponibili e alla solida base costituita dai precedenti studi di Markram: nel 2007, la sua equipe era riuscita a modellizzare il funzionamento biologico di10mila neuroni della corteccia cerebrale dei topi; l'obbiettivo dello HBP, sfruttando i progressi negli algoritmi di modellizzazione e nella tecnologia, è quello di riuscire a costruire un modello dei100 miliardi di neuroni di un cervello umano suun solo supercomputer. Un risultato che permetterebbe di trovare nuove cure e trattamenti innovativi per le principali disfunzioni e malattie degenerative del sistema nervoso, come Alzheimer, Parkinson, Epilessie, e Schizofrenia.
 
Accedere al finanziamento dell'Unione europea a cui si candida il progetto potrebbe permettere un'accelerazione sostanziale e il raggiungimento degli obiettivi in tempi rapidi. HBP è già stato selezionato tra i sei progetti candidati all'Ict Fet Flagships Initiative dell'Unione europea per iniziative di ricerca particolarmente significative per portata e competenze multidisciplinari espresse. I progetti finanziati saranno due e ciascuno riceverà una dotazione economica da parte dell'Ue di 1 miliardo di euro in dieci anni.
 
L'Italia è attualmente presente con sei ricercatori nel gruppo di oltre 150 scienziati che stanno lavorando alla predisposizione della proposta di finanziamento per il progetto HBP. I rispettivi enti di appartenenza (Politecnico di Torino, Università di Pavia, Università di Firenze, Lens e Cnr con gli istituti diScienze e Tecnologie della Cognizione (Roma), di Biofisica (Palermo) e di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali (Roma) hanno dato vita ad un "cluster" nazionale che si propone di ricoprire un ruolo diprimo piano nella predisposizione e, successivamente, nell'esecuzione del progetto, sia mettendo a disposizione l'eccellenza delle proprie competenze e risorse scientifiche multidisciplinari, sia impegnandosi per reperire un'adeguata dotazione economica pubblica per il cofinanziamento dell'iniziativa, clausola essenziale per l'ingresso del nostro Paese nel progetto.
 
Un progetto che potrebbe portare a benefici sociali enormi. Questi modelli aiuteranno infatti a comprendere le cause profonde delle malattie neurologiche e a diagnosticarle già dai primi sintomi, quando è più facile curarle. Sarà anche più semplice e meno costoso sperimentare l'effetto di nuovi farmaci, limitando la sperimentazione animale ed umana.
 
Questi rilevanti risultati medici avranno anche delle conseguenze importanti dal punto di vista economico, considerato che le malattie neurologiche costituiscono una delle principali voci di spesa nei bilanci della Sanità dei paesi europei. Un risultato altrettanto considerevole del progetto sarà di dare impulso a una straordinaria rivoluzione tecnologica, con la realizzazione (già in una fase intermedia) di sistemi artificiali intelligenti, sempre più capaci di interazioni e relazioni con gli esseri umani e di esprimere risposte e comportamenti intelligenti. Nuovirobot, computer e sistemi interattivi potranno così aiutarci nell'apprendimento, nelle cure o nell'accudimento di disabili e anziani, e anche ad allenare le nostre abilità più complesse, come la leadership o la capacità di cooperazione.
 
"Abbiamo voluto testimoniare, con l'incontro di oggi - ha commentato Enrico Macii, vicerettore per la ricerca, il trasferimento tecnologico e le relazioni con l'Unione europea del Politecnico di Torino e referente per l'Ateneo torinese del progetto HBP - che la ricerca italiana è pronta e può mettere a disposizione competenze di qualità elevatissima per la riuscita del progetto. Ora ci attiveremo per reperire il cofinanziamento statale, che sarà determinante per non escludere il nostro paese da un progetto di ampia portata che, crediamo, avrà delle ricadute importanti per lo sviluppo tecnologico dei prossimi anni ed un significativo impatto sociale".
 
Fonte: zipnews.it
Vesna Tomasevic
autore