01/01/2013 - 01:00

Un "Grande Lago" sotto i ghiacci di Europa

Un volume d'acqua simile a quello dei Grandi Laghi che si trovano tra gli Stati Uniti e il Canada. E' il termine di paragone usato dai ricercatori dell'Università del Texas a Austin per rendere l'idea della massa di acqua liquida che potrebbe nascondersi sotto uno spesso strato ghiacciato sulla superficie di Europa, uno dei satelliti di Giove, individuata analizzando le osservazioni effettuate dalla sonda Galileo.
 
Come viene sottolineato nell'articolo pubblicato online su "Nature" a firma di Britney Schmidt, ricercatrice dell'Istituto di Geofisica, e colleghi, l'acqua rappresenta un potenziale habitat per la vita; poiché su Europa potrebbero esistere molti laghi simili a profondità limitata, lo studio rafforza l'ipotesi che il satellite gioviano sia tra i migliori candidati del sistema solare al ruolo di ospite di qualche tipo di forma vivente, passata o addirittura presente.
 
Inoltre, lo strato di ghiaccio che ricopre il lago appare in fase di collasso, un processo ulteriormente favorevole allo sviluppo di forme di vita a causa del trasferimento di nutrienti ed energia dalla superficie alle acque profonde che comporta. "È opinione comune nella comunità scientifica che uno spesso strato di ghiaccio sia negativo per lo sviluppo della vita, dal momento che impedisce la comunicazione con l'acqua sottostante", ha sottolineato la Schmidt. "Ora abbiamo la prova che, benché spesso, lo strato di ghiaccio è coinvolto in intensi processi di rimescolamento: una caratteristica che potrebbe rendere abitabili Europa e il suo oceano".
 
Gli studiosi hanno focalizzato la loro attenzione su due macchie grosso modo circolari che appaiono nelle immagini ottenute da Galileo, relative a superfici irregolari definite regioni caotiche, che sono una caratteristica esclusiva di Europa. Sulla base di processi simili osservati sulla Terra - per esempio su calotte di ghiaccio e sotto i ghiacciai che ricoprono i vulcani - hanno sviluppato un modello in quattro fasi per spiegare l'origine di queste formazioni, modello che mette d'accordo le osservazioni spesso contradditorie raccolte dalla sonda sullo spessore dei ghiacci del satellite.
 
Esistono solide basi per ritenere che il modello sia corretto; tuttavia, poiché i laghi si troverebbero a diversi chilometri al di sotto della superficie, l'unica conferma diretta potrebbe venire da un futura missione spaziale che preveda l'analisi dello strato di ghiaccio di Europa.
 
E una missione di questo genere occupa infatti il secondo posto tra le priorità fissate dal Planetary Science Decadal Survey, il documento del National Research Council degli Stati Uniti che elenca gli obiettivi della ricerca planetologica del decennio, ed è attualmente in fase di studio alla NASA. Battezzata EJSM (Europa Jupiter System Mission), si tratterà una missione congiunta realizzata insieme all'ESA, l'agenzia spaziale europea, basata su due diverse sonde, che potrebbero essere lanciate intorno al 2020.
 
Fonte: lescienze.it


Vesna Tomasevic
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