Turismo sostenibile per il rilancio socio-economico del Centro America

L'evoluzione del turismo in un'ottica più attenta alle risorse ed al suo utilizzo sostenibile, sta rilanciando nuovi settori e promuovendo lo sviluppo economico di territori storicamente in depressione. Il turismo sostenibile trova infatti terreno fertile nei paesi in cui la povertà e lo sfruttamento intensivo delle risorse sono più diffusi fornendo così un nuovo input per il rilancio economico e la tutela e valorizzazione delle peculiarità storiche e ambientali.
 

Tale importanza è stata ampiamente riconosciuta dall'Onu che all'interno della risoluzione "Turismo e sviluppo sostenibile in America Centrale" approvata all'unanimità dai 193 membri dell'Assemblea Generale durante la 68° sessione tenutasi a fine dicembre a New York ha evidenziato come in questa forma di turismo coesistano gli aspetti sociali, economici ed ambientali, elementi fondativi dello sviluppo sostenibile. Si è trattato di una svolta che conferma l'inserimento del turismo sostenibile nell'agenda internazionale dello sviluppo al fine del raggiungimento degli obiettivi "post 2015 Sustainable Development Goals".
 

Viene così ulteriormente confermata la trasversalità del fenomeno che viene definito "pilastro" dell'integrazione regionale e "motore" di sviluppo socio-economico e generatore di redditi e investimenti nell'area.
 

L'Assemblea Generale ha così spinto alla collaborazione fra gli Stati membri, gli stakeholder territoriali e l'Organizzazione Mondiale del Turismo (Unwto) al fine di supportare le azioni e gli interventi da condurre nei Paesi dell'America Centrale verso il turismo sostenibile; questo traguardo, che rientra fra i Millennium Development Goals (MDGs), può avere ripercussioni positive in tutti i settori sociali e soprattutto fra le porzioni di popolazione più fragili.
 

Il turismo internazionale nell'area del Centroamerica è in progressiva crescita nel recente periodo. Sono oltre nove milioni gli arrivi internazionali nell'area registrati nel 2012 rappresentando un giro d'affari di otto miliardi di dollari, raddoppiando i valori dello scorso decennio. Il settore rappresenta così oggi il 17% delle esportazioni dell'area.

(autore: Emanuele Messina)