17/01/2014 - 13:00

Torino: sì al centro pedonale, le proposte delle associazioni ambientaliste

Nella primavera del 2011, la campagna elettorale di Piero Fassino trovò un momento di slancio e forte consenso nel momento in cui il candidato, ora primo cittadino, dichiarò senza mezzi termini di voler pedonalizzare il centro di Torino sul modello di molte realtà europee.
Nonostante qualche voce contraria, nel corso di questi due anni, i principali quotidiani hanno effettuato sondaggi da cui è emersa in modo chiaro e ineluttabile la volontà dei cittadini: fra il 70 e l'80% degli intervistati si è dichiarata favorevole. La proposta di pedonalizzare Via Roma (e Via Po) va nella direzione giusta, già intrapresa da decenni da gran parte delle realtà urbane europee più prospere A Torino centro, tuttavia, esistono numerose vie che per ragioni commerciali, culturali e sociali sarebbero perfette attrattrici di traffico pedonale come e meglio di Via Roma e Via Po, già coperte da portici. Con un budget modesto - New York, oltreoceano, fa da capofila a questo rinnovamento urbano a costi contenuti - si possono riconsegnare ai cittadini e ai turisti aree tutt'ora sfruttate dal solo passaggio di mezzi motorizzati.

Ma dove passeranno poi le auto? Il problema, non è dove spostare il traffico, ma come ridurlo drasticamente. E come aumentare il numero di persone, anziché quello delle auto. Con l'occasione - l'associazione Bike Pride in coordinamento con le altre associazioni ambientaliste e FIAB (Federazione amici della bicicletta) - stila una lista delle possibili candidate: chissà che anche i commercianti non diano alle associazioni qualche ragione.

1. Via Verdi da Via Roero di Cortanze a Via Giulia di Barolo (2 isolati). Tratto con poco traffico e alto numero di studenti e attività culturali, ricreative e di ristorazione.
2. Via Mazzini da Via Lagrange a via San Massimo (3 isolati). Tratto di strada già in porfido con forte vocazione commerciale ma limitata da traffico e auto in sosta. Ok passaggio auto per parcheggio Pza Bodoni.
3. Via Principe Amedeo fra Piazza Vittorio e Via San Massimo. (2 isolati) Isolato con forte presenza di locali commerciali e di ristorazione (aumentati dopo il tracciamento della pista ciclabile), e una forte presenza pedonale, parallelo di Via Po.
4. Via Monferrato (isolato tra Via della Regina e Via Romani). Angolo di alto pregio, costellato da numerose attività commerciali, sfrutta male la propria posizione e inclinazione, presentandosi come una strada gravata da parcheggi e traffico.
5. Via Santa Teresa (da Piazza Solferino a Piazza San Carlo). Via fra le più penalizzate dal passaggio del traffico (a seguito della chiusura di Via Pietro Micca) nonostante la posizione centrale, l'alta presenza di attività commerciali di pregio.
Tommaso Tautonico
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