20/02/2014 - 10:30

The Green Closet. Moda sostenibile "Made in UK" alla Milano Fashion Week 2014

The Green Closet, giunto quest'anno alla quarta edizione, dal 22 al 24 febbraio darà spazio a cinque marchi del Regno Unito che si sono contraddistinti per l'eco-sostenibilità delle creazioni. L'appuntamento è al salone SUPER, Padiglione 3, CityLife Palace, Piazza VI Febbraio, in occasione della Settimana della Moda di Milano
Torna anche quest'anno The Green Closet, la sezione "green" dedicata ai marchi e agli stilisti di moda e accessori eco-sostenibili dal Regno Unito, come uno degli eventi speciali del salone SUPER, progetto di Pitti Immagine e Fiera Milano realizzato in collaborazione con l'Assessorato alle Politiche del Lavoro, Ricerca e Università, Moda e Design e con CityLife.
 
Patrocinato da UK Trade & Investment (UKTI) e dal Consolato Generale Britannico di Milano, l'evento si svolgerà dal dal 22 al 24 febbraio e accoglierà cinque marchi britannici di moda e accessori eco-sostenibili individuati e selezionati dalla Responsabile Moda e Design di UKTI Italia Marina Iremonger, per proporre ai buyer italiani e internazionali collezioni di stilisti emergenti che si differenziano non solo per il contenuto stilistico ma anche per l'etica del lavoro e il rispetto per l'ambiente.
 
"The Green Closet - ha dichiarato Marina Iremonger - si è dimostrato un progetto vincente per molte delle label britanniche che ho selezionato per Super: l'affluenza di buyer qualificati e di agenti di moda lungimiranti conferma che la moda britannica è da sempre considerata fortemente creativa e innovativa, soprattutto nelle tecnologie e nel design sostenibile".
 
La GREAT Campaign, varata dal Primo Ministro Cameron e promossa in tutto il mondo in occasione di iniziative commerciali e culturali, viene declinata anche in questa edizione di The Green Closet nelle due tematiche Fashion is GREAT e Green is GREAT. L'industria della moda rappresenta infatti un "grande" contributo all'economia britannica con un valore di quasi 21 miliardi di sterline (l'1,7% del PIL). Lo sviluppo sostenibile e il rispetto per l'ambiente sono il "grande" tema della politica del Regno Unito, come hanno dimostrato i Giochi Olimpici di Londra.
 
La nuova edizione di The Green Closet pone l'accento sulle collezioni di abbigliamento in fibre naturali, prodotte tramite processi a basso impatto sull'ambiente, che fanno uso di eccellenze artigianali e di risorse naturali e umane gestite in maniera equa ed etica. Gli accessori sono rappresentati dai bijoux e dai cappelli, che costituiscono due capisaldi della moda British, onnipresenti tanto sulle bancarelle londinesi di Spitalfields quanto nelle millineriy più esclusive.
 
Ognuno dei brand esposti incarna uno o più criteri dell'eco-sostenibilità: Arianna Cerrito, stilista italiana d'origine ma inglese d'adozione, torna a The Green Closet dopo il successo della scorsa edizione; si distingue per la collezione di abiti con ricami fatti a mano su fibre naturali o in tessuti riciclati, abbinati in un "dialogo" con gioielli in metalli riciclati.
 
Jennifer Evah, fondatrice e stilista della label Eden Diodati, autentico talento uscito dalla Central Saint Martins e dal London College of Fashion, propone sontuosi abiti da sera e da cerimonia in seta stampata a mano, accompagnati da gioielli e accessori sculturali. La sua moda "filantropica" sostiene cooperative sociali di donne marginalizzate in Italia e in Ruanda, unendo quindi al design sostenibile un autentico impegno nel sociale per aiutare chi ha sofferto abusi fisici o mentali.
 
Il designer Jianhui, di origine cinese ma trapiantato a Londra, torna ad esporre la sua linea di avvolgenti collane in legno riciclato che ha sapientemente chiamato The next Pashmina, definita da Elio Fiorucci "il più bell'esempo di eco-design". Per creare le sue collane Jianhui usa gli scarti di produzione dell'industria del legno.
 
La pluripremiata stilista scozzese Judy R Clark, già segnalata da Vogue per la sua romantic art, rappresenta al meglio la filosofia della moda a chilometro zero. Dopo essersi distinta come couturier, propone la sua prima collezione pret-à-porter che comprende capi unici cuciti a mano nel suo laboratorio in Scozia nei tipici tweed britannici, nei tartan degli Scottish Borders e con inserti in pizzo dell'Ayrshire.
 
Pachacuti è un marchio di cappelli che viene da Estethica London, la sezione eco-etica della London Fashion Week che vanta 21 anni di attività nel fair trade. La fondatrice Carry Somers ha come obiettivo quello di ribaltare l'industria della moda creando benefici tanto per i produttori quanto per l'ambiente. Alla collezione originaria di cappelli panama prodotti in Ecuador da coltivazioni organiche, si è aggiunta in seguito una linea autunno/inverno di cappelli in feltro di lana fatti a mano da cooperative di donne ecuadoregne. Tutti i prodotti Pachacuti sono certificati dalla World Fair Trade Organisation.
 
The Green Closet - dal 22 al 24 febbraio, salone SUPER Padiglione 3, CityLife Palace, Piazza VI Febbraio, Milano
 
Mara Giuditta Urriani
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