31/07/2023 - 12:09

Sport sostenibile. Le iniziative di federazioni e club

Sport Sostenibile

Sport e sostenibilità possono camminare di pari passo e lo dimostrano le iniziative di club e federazioni a lavoro per uno sport sostenibile

Quando parliamo di sostenibilità e di educazione alla sostenibilità è d’obbligo puntare lo sguardo anche verso lo sport. Non sembrerebbe, eppure anche lo sport ha un forte impatto ambientale. Infatti si parla di emissioni pari all’1-2% del totale. Solo nel mondo del calcio si contano oltre 750mila tonnellate di rifiuti all’anno. Irrigare un campo da golf da 18 palline ha un dispendio giornaliero di acqua pari al consumo di un Comune di medie dimensioni. Da un punto di vista non calcolabile si può pensare anche ai rifiuti che lasciano le maratone, le gare di nuoto in acque libere, quelle ciclistiche. Insomma, menzionare tutti gli sport renderebbe davvero difficile calcolare l’impatto ambientale di tutto l’ecosistema sportivo. Non solo gli atleti, ma anche i mezzi di supporto, gli impianti sportivi, i tifosi.

Sport e sostenibilità: gli obiettivi e le iniziative del CIO e delle federazioni internazionali

La corsa alla sostenibilità nel mondo dello sport è iniziata già nel 2006 quando la FIFA ha operato in occasione dei mondiali in Germania con programmi di compensazione del carbonio durante gli eventi sportivi. Da allora si è sempre mossa per dare nuovi standard agli impianti in chiave di consumo energetico, idrico e di gestione dei rifiuti.

Una scelta obbligata ora come ora, anche perché tra le varie polemiche sorte per la scelta di svolgere i mondiali 2022 in Qatar c’è da considerare la quantità di emissioni di CO2. Secondo le accuse di Carbon Market Watch alla commissione SLK, i paesi arabi avrebbero realmente prodotto oltre 3 milioni di tonnellate di CO2. Greenwashing è il termine che viene utilizzato per indicare quello che è accaduto, secondo Paesi Bassi, Francia, Regno Unito, Belgio e Svizzera, con la complicità della FIFA. A poco, dunque, sarebbe servita la realizzazione del primo stadio a emissioni zero, che sfrutta l’energia solare per generare aria fresca.  

Polemiche a parte, l’impegno del calcio internazionale c’è, ma non è solo il mondo del pallone che starebbe lavorando per rendere gli eventi meno impattanti. Il CIO, Comitato Olimpico Internazionale, infatti ha l’obiettivo di ridurre le emissioni di anidride carbonica del 45%. Nel 2015 ha firmato lAgenda Olimpica 2020 che ha come pilastro la sostenibilità. Qualche anno più tardi l’Agenda Olimpica 2020+5. Un piano di obiettivi da raggiungere nei prossimi cinque anni. Ai cinque obiettivi già presenti (infrastrutture sostenibili, approvvigionamento e gestione delle risorse, mobilità, forza lavoro e clima, ndr) se ne aggiungono altri cinque. Vale a dire: solidarietà, credibilità, digitalizzazione, sostenibilità e resilienza economico-finanziaria.

Di pari passo alle Nazioni Unite e dopo aver reso operativo il Piano di Kazan, nel 2017,, la UEFA, la federazione che disciplina il calcio europeo, ha stilato un’Agenda di sostenibilità ispirata proprio a quella dell’ONU. Si tratta della Strategia di Sostenibilità. Alla UEFA si è accodata anche la FIGC con la stipula della Strategia di Sostenibilità 2030.

Comprende 11 ambiti di azione, stabiliti proprio dalla massima federazione continentale, nell’ambito dell’inclusività e dei diritti umani e della tutela ambientale. Dal punto di vista umanitario gli obiettivi sono:

  • Sradicare il razzismo;
  • Rendere il calco raggiungibile a tutti, accessibile e senza barriere;
  • Dare sostegno ai rifugiati;
  • Garantire un ambiente inclusivo e di uguaglianza;
  • Tutelare i giovani e i minori;
  • Promuovere stili di vita sani;
  • Assicurare l’impegno sui diritti umani e azioni concrete di solidarietà.

In ambito ambientale invece:

  • Promuovere l’economia circolare;
  • Agire per combattere l’emergenza climatica;
  • Aderire ai nuovi standard di sostenibilità degli eventi sportivi;
  • Rendere le infrastrutture sostenibili.

Esempi di sostenibilità nel mondo dello sport

Oltre alle parole e alle ambizioni c’è bisogno di azioni concrete. Alcuni club, infatti, hanno deciso di prendere iniziative in favore dell’ambiente e della sostenibilità. Importanti azioni per dare un segnale e un esempio ai tifosi e ad altri club.

Restando nel mondo del calcio lo stadio di Amsterdam riesce a essere autosufficiente energeticamente e soprattutto a produrre energia in zone limitrofe grazie ai suoi 4mila pannelli solari, una turbina eolica e un sistema di accumulo. I Forest Green Rovers hanno l’obiettivo di costruire entro il 2025 lo stadio più ecologico del mondo, quasi totalmente in legno. Inoltre, il presidente Dele Vince ha distribuito maglie e parastinchi in bambù e la squadra ha a disposizione per gli spostamenti un autobus elettrico. Il Real Madrid ha convertito tutti i suoi campi di allenamento da erba naturale a erba sintetica di ultima generazione che non necessitano di irrigazione.

In Scozia, l’Hampoden Park ha ridotto i consumi di acqua del 35%. Nello stadio del Tottenham è bandita la plastica usa e getta. Negli USA gli organizzatori di eventi sportivi devono avere una certificazione con un bollino verde e preparare dei Report di sostenibilità per poter accedere a fondi, sponsor e attirare atleti.

Negli altri sport. I Philadelphia Eagles, squadra americana di football, autogenera l’energia grazie a 11mila pannelli solari, 14 turbine eoliche. Questi permettono la produzione di un terzo dell’energia che necessita l’impianto. Nel surf si realizzano tavole di ultima generazione di cui una di softboard con plastica riciclata. Nel tennis sono state sperimentate le palline Triniti, cioè palline con anima in gomma che non hanno bisogno di aria pressurizzata. Questa nuova tecnologia permette alle palline di rimbalzare quattro volte in più rispetto alle normali.

Nell’hockey, grazie al Bioplastic Magazine, per le Olimpiadi 2020 di Tokyo, è stato installato uno stadio in tecnologia CO2 e cardyon, un materiale composto per il 20% da CO2. Per quanto riguarda il volley: la Good Net recupera le reti da pesca abbandonate o scartate e vengono riconvertite in reti per la pallavolo. A Hong Kong è stato costruito un campo di basket con 20mila scarpe da ginnastica. Nel cricket sono state realizzate le mazze in bambù.

Gli esempi in Italia

Non solo all’estero, ma anche in Italia ci sono esempi di azioni in favore della sostenibilità. Il CONI con la collaborazione di ASviS ha pubblicato delle mappe in occasione degli Internazionali di Roma di tennis, per arrivare al Foto Italico con impatto ambientale zero. In occasione del Giro D’Italia, invece, è stato realizzato un progetto di raccolta differenziata.

Nel calcio la Juventus ha messo in campo una iniziativa con la One Tree Planted. Ogni gol segnato dalla Vecchia Signora verrà convertito in 200 nuovi alberi piantati. Inoltre si sta impegnando per l’abbattimento della Carbon Footprint, l’utilizzo di risorse rinnovabili e nella gestione dei rifiuti. Infine ha firmato la Convezione Quadro delle Nazioni Unite in materia di lotta contro i cambiamenti climatici.

Dal calcio italiano arriva anche l’esempio dell’Udinese, che nella sua Dacia Arena riesce a essere neutrale dal punto di vista dell’impatto ambientale. In collaborazione con Blueprint Group Energy l’impianto friulano viene fornito al 100% con energia rinnovabile e gas naturale.

In campo, dunque, diverse forte, unite per il bene dell'ambiente e del pianeta. Uno sport sostenibile, quindi, si può, basta volerlo.

Cristina Mariano
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